venerdì 30 marzo 2012

Meditazioni per la Quaresima (IV)


NON PIANGERE: (Lc. 7,13)

Non piangere... soltando credi. Lascia il pianto a chi non ha Fede, perchè ha rifiutato la verità e vive nel dubbio; perchè cerca il piacere e trova l'amarezza; perchè cerca la pace e trova la lotta; perchè insegue il suo sogno e non lo raggiunge mai; percè è avido di ricchezze e non e non è mai pago, o più ne possiede e più teme di perderle. Lascia il pianto a chi non sa perchè è nato, ne perchè soffre, ne perchè vive; a chi cammina verso la morte senza ritorno, senza speranza nell'aldilà. Se non vuoi piangere più credi. La Fede ti asciugherà le lacrime, solo la fede può consolare, solo la Fede. Solo la Fede è rimedio al dolore. Quando tutti tacciono, quando ogni conforto è vano per te che piangi, solo la Fede può levarsi in piedi e venirti accanto per dirti la sua parola, l'unica che ti salva dalla disperazione. Il dolore ti fa conoscere la impotenza umana, la Fede ti rivela la onnipotenza divina,  il dolore ti fa sentire la  misera umana, la Fede ti fa scoprire la richezza divina. Senza una fede non si può agire.Il contadino non seminerebbe se non avesse fede che il seme germinerà; tu non partiresti mai se non avessi fede di arrivare; nessuno cercherebbe mai se non avesse fede di trovare. Senza fede non si può agire, senza fede non si può vivere. E tutti ce l'hanno una fede, anche chi si dice ateo. Non crederà in Dio, ma in qualche idolo crederà. Sarà un idolo di carne, sarà un idolo d'oro, sarà se stesso, sarà una donna...Ma in qualcuno o in qualcosa crederà. L'uomo vive d'assoluto, se rifiuta l' Assoluto, assolutizza il relativo; se respinge il Creatore, divinizza la creatura.
Non esistono dunque credenti e atei, ma fedeli e idolatri. O adoratori di Dio o adoratori di uomini e di cose; o amanti di grandezza divina o amanti delle meschinità umane; o servi del Creatore o cortigiani di un fantoccio; o seguaci della verità o schiavi delle ombre. Perchè ogni giorno di vita  è una spinta verso l'ignoto. O crederai in Cristo o crederai all'uomo. Ma ogni uomo anche se t'ama, anche se è un genio, t'abbandona perchè muore; Cristo invece è risorto e vive per non più morire. Se non vuoi piangere dunque, credi. Se hai la Fede, di che piangerai? Della povertà? C'è la Provvidenza. Della avversità? Dio combatte con te. Delle ingratitudini? Dio ti ripagherà. Della solitudine? Dio è accanto a te. Dei tuoi scomparsi? Dio te li ridonerà. Del tuo passato? Dio lo cancellerà. Del tuo Avvenire? Dio lo preparerà. Della tua morte? Dio ti Risusciterà.

(Tratto da un testo di Giovanni Albanese)

Nessun commento:

Posta un commento