mercoledì 27 aprile 2011

Gesù è risorto !

Dopo la domenica di Resurrezione sono questi per noi, come per tutti i fedeli cristiani, i giorni più belli dell'anno.La gioia di Pasqua invade spontanea la preghiera di questa serata e prende tutti per mano, anche i fratelli e le sorelle che sono giunti questa sera in chiesa con qualche sofferenza nel cuore.

Gesù è risorto, è veramente risorto!

I nostri pastori ci invitano a proclamare il lieto annuncio:"Gesù è risorto!" proprio come fecero le donne che per prime lo videro e portarono l'annuncio agli Apostoli. Iniziamo a muoverci tra i banchi per donarci a vicenda l'annuncio della Salvezza., mentre i nostri cantori intonano altri canti di gioia. Il Coro degli Angeli ci viene in soccorso e rende perfetto il nostro sacrificio di lode ... respiriamo il profumo del Paradiso.




Grazie Signore perchè hai fatto risorgere ognuno di noi, grazie perchè hai vinto la morte ed oggi sei qui tra noi come sempre a partecipare alla nostra gioia!

Il canto di gioia e ringraziamento avvia il canto in lingue e il Signore ci dona le prime parole profetiche.

"Gioisci, dice il Signore, la morte è stata sconfitta, Amen!"

"Figli miei, avete gioito per la mia Resurrezione, perchè ho vinto la morte. Ma io questa sera a voi dico: Grazie figli, perchè mi avete soccorso nella mia Passione, mi avete aiutato a sopportare il peso della croce ed io questa sera voglio dire grazie a voi, gioisco con voi perchè voi siete risorti con me. Amen!

Proseguiamo la nostra preghiera con l'invocazione dello Spirito Santo e Lui, il nostro Paraclito, dona ad una sorella la profezia di salvezza che si riversa come un balsamo sui nostri cuori.

"Venite fuori dai vostri sepolcri! Venute fuori, è tempo di resurrezione. Chiunque ha portato il mio gioco durante questa Quaresima ed ha sofferto a causa della fede, in questo momento viene rinnovato."

Venite fuori! Lazzaro, vieni fuori. Sono proprio le Parole usate dal Signore per resuscitare Lazzaro. L'amore di Dio non ha tempo e non ha spazio, viene a resuscitare ciascuno di noi dalla morte qui adesso, proprio come fece duemila anni fa in Giudea, con il suo amico Lazzaro; viene a tirarci fuori dal nostro sepolcro di sofferenza e di peccato. 
 
La preghiera continua con grande intensità ed il Signore riversa su di noi in abbondanza altri doni, attraverso le parole dei nostri pastori e le conferme che giungono dalla Sacra Scrittura.



Il maestro del coro ci invita a cantare "Giovani e Vecchi", un antico canto di gioia tratto dalla tradizione ebraica, che ancora di più  unisce le persone di tre generazioni che partecipano a questa preghiera.




Grazie Gesù, grazie Maria!
Il Signore è veramente risorto.Amen, Alleluia!

mercoledì 20 aprile 2011

Santa messa: Il mistero della Pasqua

E' appena iniziata la settimana Santa. In questa settimana i nostri sguardi e i nostri cuori sono rivolti a Gesù crocifisso, a Colui che, facendo la volontà del Padre, si fa servo per amore dell'umanità fino alla morte di croce per condonare tutti i nostri peccati.


In questo mercoledì Santo, ci troviamo in chiesa con tutti i fratelli per accoglierci l'un l'altro, scambiandoci parole e gesti di amicizia fraterna, mentre i ragazzi della musica e canto si preparano ad allestire strumenti e canti per la Messa celebrata da padre Mimmo, nostro padre spirituale.


La Messa di questa sera è un momento di riflessione che mette in luce alcuni aspetti essenziali del mistero della Pasqua e poi in essa cogliamo l'occasione per presentare il nuovo pastorale, formatosi con le elezioni di venerdì scorso, pregando il Signore sui nuovi fratelli e presentando i nostri cari defunti del gruppo mancati nell'ultimo periodo.


Ora ci prepariamo per la celebrazione della Santa Messa con il canto d'inizio "Alzati e risplendi" e con il gesto del segno di croce. Le prime parole di introduzione sono quelle tratte dal "Messaggio di Papa Benedetto XVI" in cui dice che il mondo è stato redento per mezzo dell'amore di Cristo e non attraverso il potere e la violenza, non dall'impazienza e dalla prevaricazione dell'uno sull'altro come purtroppo accade nel mondo di oggi.


Prendiamo parte all'Eucarestia invocando la Misericordia di Dio chiedendo perdono dei nostri peccati e con la prima lettura di Isaia 50,4-9 e della Parola tratta dal Vangelo di Mt 26,14-25.

La riflessione a cui siamo chiamati a fare è quella di pensare al fatto che siamo nel cuore della settimana Santa e che Pasqua non è soltanto domenica, bensì la Pasqua del Signore Gesù incomincia esattamente giovedì Santo, giorno in cui Gesù vuole condividere ancora un'ultima volta la cena con i suoi apostoli, tanto che Lui dice: "Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi prima della mia passione".


E' proprio in quell'ultima cena che Gesù con grande tenerezza verso i suoi, pur sapendo a che cosa va incontro e che in quel momento a prendere parte alla cena c'è anche Giuda, colui che lo tradirà, si dona totalmente attraverso lo spezzare il pane e il vino, ossia attraverso il mistero dell'Eucarestia. L'Eucarestia è il mistero della Pasqua e in essa Gesù anticipa la Sua passione, morte e risurrezione.

In ogni liturgia eucaristica a cui prendiamo parte, l'Eucarestia è la stessa identica che ha celebrato Gesù nell'ultima Cena con gli apostoli. Infatti alla fine noi tutti rispondiamo: "Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta". Non sia essa semplicemente una formula, una frase fatta, ma da questa sera siamo invitati a pronunciarla con il cuore!


Gesù ci ama e il suo amore per noi è totale, unico e incondizionato, infatti il culmine della Pasqua viene raggiunto dapprima nel Getsemani, luogo in cui inizia la sofferenza di Gesù e poi con la Sua crocifissione il venerdì Santo.

Come il Signore Gesù si è donato a noi, così noi dobbiamo donarci a Lui amandoLo e lodandoLo e imparando ad amare anche i nostri fratelli nella vita quotidiana, nelle piccole cose di ogni giorno.

Ci prepariamo per la preghiera sui nuovi fratelli del pastorale, invocando su di loro lo Spirito Santo e, seguito dal canto "Mi arrendo al tuo amore", riceviamo Gesù eucarestia.


Concludiamo la Santa Messa con il canto "Eterno Signor" augurandoci una Santa Pasqua nel Signore.

mercoledì 13 aprile 2011

Pane vivo spezzato per noi

Il mercoledì sera è sempre un momento che attendo con gioia perchè mi chiedo: Chissà che cosa il Signore ha in serbo per noi stasera? Di quali grazie ci vuole ricolmare e che cosa a da dire ad ognuno di noi?


Meditando questi quesiti, mi sono accorta che il tema principale è sempre l'AMORE. Essendo un Dio d'amore, non può che parlarci di amore: amore che doniamo agli altri e Dio Amore che si dona a noi.

La settimana scorsa il Signore ci invitava ad amare i membri delle nostre famiglie, a perdonarli, a benedirli e di amare il prossimo come noi stessi. Ma perchè il Signore Gesù ci invita sempre ad amare? Egli è Amore, che cosa se ne fa del nostro amore? Quasi si fa mendicante di amore pur di incontrarci, venirci incontro e prendere su di sè tutte le nostre situazioni: difficoltà, fragilità, angosce, preoccupazioni, ecc ...


Questa sera, infatti, è Lui stesso che viene incontro a ciascuno di noi per benedirci donandoci la Sua presenza viva e incoraggiandoci. Apriamo il nostro cuore a Gesù, innalzando le nostre lodi più sincere facendoci guidare dallo Spirito Santo, Colui che ci insegna a pregare mettendoci le parole più gradite a Dio e facciamo posto a Gesù che viene in mezzo a noi e dentro di noi.

Le nostre lodi sono accompagnate dal canto dell'Alleluja (anche se siamo ancora in tempo di Quaresima), ringraziando Gesù per il Suo amore e per la Sua presenza.


Siamo invitati ad immaginarci Gesù che ci viene incontro proprio come faceva ai suoi tempi quando si aggirava per le strade della Galilea e tutta la gente gli correva incontro perchè bisognosi. Gesù, questa sera, si rivolge agli anziani incoraggiandoli, dicendo loro che è vicino e che non li abbandona; poi parla ai giovani e dice loro: "Forza, coraggio! Io Sono con voi!". E ancora il Signore Gesù benedice i bambini, invitandoci ad essere come loro piccoli e semplici di cuore; poi ancora si avvicina alle donne donando loro una carezza e guardandole con tenerezza dice loro di portare pazienza con i loro mariti e di amarli come figli.

Infine il Signore dona a ciascuno di noi una busta con dentro una mappa laddove vi è già tracciata una strada, ossia la strada che porta a Lui e che mai dobbiamo lasciare!

Attraverso un'immagine in cui il Signore ha un pane in mano e lo divide in piccoli pezzi dice: "Io Sono il tuo pane, nutritevi e non avrete mai fame in eterno" Amen.


A conferma c'è il passo biblico: Mc 14,22-24:

"Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo:"Prendete, questo è il mio corpo". Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse: "Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza, versato per molti."


Questa è la più alta forma di amore che Cristo ci ha donato, donare se stesso per salvarci!


Nella seconda parte della preghiera, invochiamo lo Spirito Santo e in questo particolare momento il Signore ci invita a pregare sui fratelli del pastorale uscente e per quelli che entreranno a farvi parte.


Prima di concludere, come ogni secondo mercoledì del mese, raccogliamo tutte le nostre intenzioni di preghiera rivolti a famigliari e conoscenti, scrivendoli in un bigliettino e messi dentro una cesta, i quali verranno poi dati ai fratelli che svolgono il servizio dell'intercessione.


Ti ringrazio Signore perchè ci hai donato Tuo Figlio Gesù come esempio da imitare. Egli si è fatto ubbidiente sino alla morte in croce, esaltando la Tua Gloria. Fa che anche noi, attraverso l'esempio di Gesù e all'umiltà di Maria, impariamo ad amare i nostri fratelli e a fare sempre la Tua volontà. Amen.

mercoledì 6 aprile 2011

Signore insegnaci ad amare

Il Signore, questa sera, vuole darci un grande insegnamento spesso difficile da mettere in pratica a causa dei nostri cuori troppo chiusi perchè non abbiamo ancora capito l'amore di Gesù.

Questo insegnamento, o meglio comandamento, che il Signore Gesù ci dona è che ci amiamo gli uni e gli altri come Egli ci ha amato. Impossibile direi, vero? Ogni volta che rifletto questo comandamento, soprattutto prima di confessarmi, mi rivolgo al Padre dicendoGli che questo è il comandamento più difficile che abbia potuto lasciarci, ma non impossibile!

Solo con l'aiuto del Signore noi riusciamo ad amare i fratelli, da soli non possiamo farcela perchè l'uomo è incapace di amare, mentre invece stando con il Signore e aprendo i nostri cuori a Lui ci fortifichiamo di modo che le cose a noi impossibili, con Lui accanto sono possibili.


E' bello Signore quando si sta insieme nel Tuo Amore, quando ci si ama e ci si perdona reciprocamente perchè questo dona gioia e pace nei nostri cuori. Il non perdono dà ai nostri cuori solo tristezza e amarezza e ci rende infelici e lontani da Te.

L'invito di questa sera è rivolto alle nostre famiglie, a quelle situazioni spesso ostili e difficili da risolvere; il Signore chiede di amare per primi i membri delle nostre famiglie e sottolinea l'importanza dell'unità famigliare. Spesso le incomprensioni nascono proprio all'interno della propria famiglia: tra genitori e figli o fratello e sorella, il più delle volte non ci si parla per anni a causa di piccoli malintesi o semplicemente per orgoglio. Ma il Signore ci chiede la conversione del cuore amandoci e perdonandoci.

In segno di questo amore, siamo invitati a prendere per mano il fratello o la sorella che abbiamo accanto, immaginando di prendere per mano i nostri fratelli di sangue o i nostri figli e pensare alle situazioni che ci tengono distanti cantando il canto"Come è bello, come dà gioia che i fratelli stiano insieme ... Ci benedica il Signore dall'alto: la vita ci dona in eterno".

Impariamo a benedire i fratelli anche quando ci fanno dei grossi torti e ad amarli come amerebbe il Signore Gesù.

La preghiera prosegue innalzando le nostre lodi personali a Dio seguita da momenti di silenzio per adorare Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare.

Questo momento di adorazione è accompagnato dal canto "Gesù è la pace". Gettiamo in Lui ogni affanno perchè avrà cura di noi, doniamoGli i nostri cuori e li risanerà, Egli è la pace, la nostra pace.

Questo canto genera una vera e propria preghiera di guarigione, in cui il Signore vuole liberare davvero i nostri cuori da tutto ciò che ci disturba e ci impedisce di vivere nella Sua pace.

A conferma un'immagine donata a un fratello in cui il Signore lega a ciascuno, attorno al collo, un crocifisso in segno che dobbiamo adorare la croce perchè è il segno tangibile del Suo amore per noi.

Inoltre il Signore parla attraverso tre passi biblici: Lc 5,12 Gv 20,19-29 Mt 22,34-40.


Chiediamo allo Spirito Santo di insegnarci ad amare e a perdonare come ha fatto Gesù con noi e a donarci la pace nei nostri cuori perchè Egli è il maestro dei maestri.

Questa sera non poteva mancare la presenza di Maria, nostra madre, con la sua benedizione materna sempre pronta ad intercedere per noi presso suo Figlio Gesù.

Grazie Madre perchè ci hai donato tuo Figlio Gesù, facendo la volontà del Padre, anche soffrendo affinchè si compisse la Scrittura.

Sia lodato Gesù Cristo!

martedì 5 aprile 2011

Essere testimoni di vita

Mi unisco al fratello Alessandro per donare vera testimonianza di quanto l'Amore di Dio è immensamente grande per tutti noi. Il Signore non ha nipoti o pronipoti, ma solo figli e vuole attraverso Maria, nostra madre, ricordarci quanto siamo preziosi ai Suoi occhi. Egli ha davvero bisogno di tutti noi per collaborare insieme a Lui al progetto di salvezza del mondo.

Essere testimoni della propria vita aiuta i fratelli e le sorelle ad aprire il cuore a Cristo ed immergersi totalmente nel suo Amore. Sono appena rientrata da Medjugorje, luogo dove regna la pace e dove Maria vi abita da quasi trent'anni e invita noi figli alla conversione del cuore e a pregare con la preghiera personale il Signore Gesù, meditando la Sua Parola che è Via, Verità e Vita.

Il Signore dice che non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

Allora non facciamo attendere ancora Gesù, apriamoGli il nostro cuore perchè Egli esige donarci la sua salvezza e la sua gioia. Oggi può essere il momento giusto per fare questo incontro con Gesù, non esitiamo e non rifiutiamo la Sua grazia perchè per Lui siamo importanti e ha bisogno di noi come noi di Lui! Viviamo la nostra fede con umiltà, carità e amore e affidiamo la nostra vita cosi com'è a Maria che intercede pregando incessantemente Suo Figlio Gesù. Amen.

Buon incontro con Gesù e vi saluto come la Madonna insegna a Medjugorje: Sia lodato Gesù Cristo!