mercoledì 27 marzo 2013

La storia della passione di Gesù Cristo

Siamo nella settimana santa e domani inizieranno i tre giorni che la chiesa chiama "Triduo pasquale", il quale inizia con la celebrazione dell'Ultima Cena, ossia con la lavanda dei piedi e culmina venerdì con la passione e morte di Gesù. Sabato santo sarà il giorno del silenzio e dell'attesa che si manifesti la gloria di Dio.

Questa sera ripercorreremo la passione e morte di Gesù facendo la Via Crucis, meditando le quattordici stazioni i quali al loro interno offrono: un passo tratto dalla sacra scrittura, una riflessione per attualizzare il messaggio biblico e la preghiera dei fedeli seguito poi da un canto.
Dopo aver meditato tutte le stazioni, faremo un piccolo momento di adorazione alla croce di Gesù.

Iniziamo la nostra preghiera mettendoci alla presenza del Signore che ci ha chiamati ancora una volta a partecipare alla Sua storia, a renderGli grazie per questo grande amore per noi e per averci salvato prendendo su di Sè le nostre iniquità morendo sulla croce.
Qualche canto di lode e poi invochiamo subito la presenza dello Spirito Santo su noi stessi e poi singolarmente su ciascuno. Lo Spirito suscita a una sorella queste parole: "Vivete profondamente la storia della mia passione, ma nella gioia perchè Io sono risorto e anche voi risorgerete!" Amen.

Questa parola viene confermata da un'immagine di un fratello dove vi era una grande croce con Gesù crocifisso e ognuno di noi si prostrava dinnanzi a Lui. Gesù faceva scendere una goccia di sangue sul capo
di ciascuno e ci diceva: " Tu sei un salvato!" Grazie Signore Gesù!

Iniziamo la Via Crucis ascoltando per prima il vangelo delle Beatitudini ( Mt 5, 1-12) perchè sono la via per guadagnare il Regno dei Cieli, mettendoci nella condizione di imitare Gesù il quale conosce per primo il patire. In ogni stazione ricordiamo i nuovi beati del nostro tempo che accompagnano ogni giorno Gesù nel Suo cammino verso il Calvario. Ricordiamo i martiri i quali sono i primi testimoni dell'amore di Cristo, i primi che credono fermamente venendo perseguitati e uccisi solo per la loro fede. I poveri senza speranza e i volontari che operano nelle periferie. Le vittime delle mafie e tutti gli educatori delle parrocchie. Le donne abbandonate e le madri coraggiose. Attraverso il loro esempio, possiamo comprendere che nulla è vano se portiamo con devozione la croce di Gesù Cristo ogni giorno.
Con la Via Crucis ricordiamo tutti gli ammalati, le persone sole e disagiate, i bambini e le famiglie.

Concludiamo con l'adorazione alla croce e con un canto finale.

Vi auguriamo una santa Pasqua! La luce e la gioia di Cristo Risorto invada i vostri cuori e le vostre famiglie!