mercoledì 19 dicembre 2012

Rappresentazione e adorazione a Gesù Bambino

Questa sera ci troviamo numerosi in chiesa per rappresentare la nascita di Gesù, ripercorrendo attraverso l'Antico Testamento quello che i grandi profeti ( Geremia, Malachia, Isaia) già annunciavano per poi arrivare al Prologo di Giovanni Battista ( 1,18 ).

La nostra serata si divide in tre momenti: il primo momento è composto da tre lettori che leggono alcuni passi dell'Antico Testamento, intervallati da canti, pause e silenzi; il secondo momento dalla rappresentazione della nascita di Gesù che inizia con il Prologo di Giovanni Battista, prosegue con l'Annuncio dell'Angelo a Maria, con la visitazione di Maria ad Elisabetta e finisce con la nascita di Gesù; il terzo momento dall'adorazione di Gesù Bambino dove ognuno di noi Gli dona omaggio proprio come fecero i pastori e i re Magi.

Dopo l'adorazione è possibile ricevere un piccolo pensiero di Natale che i fratelli del servizio dell'accoglienza hanno preparato per tutti noi come augurio di un Santo Natale.

E a tutti voi che ci seguite, il gruppo Regina degli Apostoli vi augura un Santo Natale e che la luce del Dio Bambino risplenda sulle vostre vite e sulle vostre famiglie.

 
Vi diamo appuntamento 
   mercoledì 9 gennaio 2013!      

mercoledì 12 dicembre 2012

L'acqua dello Spirito Santo

Nella chiesa antica della Santissima Trinità di Nichelino, questa sera si respira aria di Avvento, preludio al Natale. Ci raccogliamo in preghiera di lode, tutti abbastanza infreddoliti e in pochi minuti é come se l'acqua tiepida dello Spirito Santo venisse a scandarci, fuori e dentro. Un anticipo di grazia natalizia.
Vieni Signore Gesù, Maranathà. Così iniziamo a cantare e lodare. Invochiamo su di noi l'acqua divina, quella che sgorga dal costato del Signore Gesù, chiediamo la presenza dello Spirito Santo.
Benedetto tu sei , gloria a te, Gesù, vieni a trasformare la nostra vita. Che la nostra bocca possa proclamare la tua lode Signore, perché c'é solo un nome che salva, c'é solo un nome che libera, che guarisce ed é il tuo nome: Gesù. Vieni con la tua acqua a nutrire il nostro cuore, della tua grazia, della tua benedizione, della tua luce. Vieni, Signore, nella mia vita, in questo momento, riempi di te la brocca del nostro cuore, per camminare con fede e con forza lungo le tue vie.
Alle prime invocazioni il Signore risponde con grande Generosità. É il tempo della gioia, in qualche modo Gesù vuol farci pregustare un anticipo della parola della prossima domenica che sarà proprio incentrata sulla gioia che dona il Signore.Arrivano profezie e conferme dalla Parola di Dio:

"Ecco il mio popolo, siete i fiori più belli del mio giardino, siete forti e rigogliosi perché siete bagnati con l'acqua del mio amore."

Matteo 16, 24-26
Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?

E una conferma di questa profezia arriva attraverso una sorella:
"Non dissipate il vostro tempo!"
Verremo giudicati per come avremo utilizzato il nostro tempo per gli altri e per il nostro Dio.

Arriva poi il momento del seminario di vita nuova: siamo al secondo appuntamento. Un fratello é incaricato di fare la seconda catechesi, sul tema del peccato, per i prossimi effusionandi del nostro gruppo. Prima che lui inizi a parlare invochiamo lo Spirito Santo su di lui. E il Signore lo conferma attraverso le profezie dei fratelli:
"In te ho riposto la mia fiducia, io ti ho scelto ancora prima che tu nascessi, mentre ancora eri nel grembo di tua madre e di te mi compiaccio."
"Ti ho scelto perché mi fido di te e perché ti amo."
"Apri la tua bocca e la riempirò della mia parola."

A queste profezie si aggiunge da parte di un fratello l'immagine di Maria splendente che gli consegna la pergamena che contiene le parole della catechesi di questa sera.
Qui di seguito riporto in maniera integrale l'audio della catechesi sul peccato.



Grazie Gesù, grazie Maria, Regina degli Apostoli, per la tua intercessione.

mercoledì 5 dicembre 2012

Prima riflessione: L'amore del Padre

Questa sera è una serata del tutto speciale e ci troviamo in un clima di gioia. E' la serata dove quindici dei nostri fratelli iniziano il seminario di vita nuova per poter ricevere la preghiera di effusione.
Questa è davvero una grande grazia non solo per chi riceve la preghiera per la prima volta, ma anche per chi l'ha già ricevuta, rinnovando attraverso le riflessioni che si terranno, la propria adesione al Signore Gesù.

La preghiera è divisa in tre momenti: il primo consiste in un breve momento di lode comunitaria e invocazione dello Spirito Santo sull'assemblea e sulla sorella che terrà la riflessione; il secondo dall'insegnamento sull'amore di Dio e il terzo dall'adorazione Eucaristica con l'invocazione dello Spirito Santo sugli effusionandi.

Lo Spirito Santo è già in azione, mentre noi tutti innalziamo le nostre lodi al Signore e cantiamo con gioia. Infatti, un fratello esordisce con un'immagine significativa: vi sono delle anfore piene di vino. Si tratta del vino dello Spirito Santo che viene a riempire e trasformare i nostri cuori, è il vino della gioia e della festa.
Questa immagine viene confermata dalla parola di Dio Giovanni 2, 1-11: "Le nozze di Cana".
E ancora vi è la forte presenza della nostra Madre Celeste e l'immagine di un prato verde, con tanti fiori e con il bel tempo. I fiori rappresentano noi che ci prepariamo ad iniziare una nuova primavera.

Ora è il momento della riflessione sull'amore di Dio, ossia sull'amore materno e viscerale del Padre verso tutti quanti noi. Dio ci ha creati a Sua immagine e somiglianza donandoci il senso della religiosità e della dignità. Dio è l'Amore per eccellenza; Egli ci ha amati per primo e ci ha scelti. Si tratta di un vero e proprio miracolo, è un dono perchè tutto passa, ma l'amore di Dio resta.
Romani 8, 35-39:
"Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto:
Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello.
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.
Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire,
né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore".


Ognuno di noi si deve sentire amato da Dio come una madre ama il proprio bambino, anche quando il bambino commette una brutta azione, la mamma lo ama senza condizioni e lo accoglie infinite volte.
 Isaia 54, 10:
"Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,
non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace;
dice il Signore che ti usa misericordia".

Inoltre un'alta forma di amore tangibile è la passione e morte dell'unico Figlio unigenito Gesù Cristo. Gesù morendo in croce, apre distendendo le Sue braccia al mondo intero, come per abbracciarlo.
1 Giovanni 4, 8-10:
"Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.
In questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati". 


Quindi l'amore di Dio è un amore che abbraccia, consola, protegge e rimane sempre con noi.
A tal proposito concludiamo la nostra riflessione immaginando questo abbraccio del Padre che ci protegge e ci consola e lo facciamo mettendoci alla presenza di Gesù Eucarestia in atteggiamento di adorazione. Invitiamo gli effusionandi ad inginocchiarsi davanti all'altare e poniamo loro degli scialli sulle spalle che simboleggiano l'abbraccio e la protezione del Signore ed invochiamo su di loro la presenza dello Spirito Santo.

Ti ringraziamo Signore Gesù per la grazia che il nostro gruppo sta ricevendo in questo momento. Ti presentiamo questi fratelli come Tuoi figli, ungili con il Tuo Santo Spirito e te lo chiediamo per intercessione di Maria, Regina degli Apostoli. Amen.
Lode e gloria a Te Signore Gesù!    


 

mercoledì 28 novembre 2012

Testimoniare Cristo nel mondo

Ci accogliamo fraternamente come il Signore desidera e ci benediciamo vicendevolmente con il segno di croce dicendo: "Tu sei benedetto".
Questo gesto è ciò che compie il Signore Gesù ogni mercoledì su ciascuno di noi e ci invita a farlo con i fratelli perchè Egli è presente spiritualmente in noi. L'abbraccio, l'amore, l'affetto che doniamo ai nostri fratelli, è lo stesso che il Signore dona personalmente a noi ed è il modo per sentirci uniti nel Suo grande e immenso amore. Nessuno si senta escluso da esso!
Innalziamo un trono di lodi incessanti al nostro Dio, acclamiamo con gioia i suoi prodigi e prostriamoci dinnanzi alla Sua maestà. Egli è trino ed unico, non ve ne sono altri come Lui. RiconosciamoLo sempre come Signore e Re delle nostre vite, conosce le nostre infermità fisiche e spirituali, ci chiama continuamente ad essere liberi da ogni nostra schiavitù. Infatti il Signore vuole liberare alcuni di noi dalle paure, dalla menzogna, dall'incoerenza, dall'angoscia, dall'invidia, dalla gelosia e farci dono di una nuova vita nello spirito.
Quanto è grande e benevolo il nostro Signore nei nostri confronti! Ci dona sempre ogni mercoledì una parte di Sè e farci comprendere che Egli è nostro Padre e noi siamo Suoi figli.
A conferma, lo Spirito Santo dona ad una sorella l'immagine della chiesa trasformata in un fornaio dove c'è tanto pane sfornato. Il Signore a tal proposito, fa notare che Lui ogni mercoledì sforna del pane per tutti quanti noi da portare nelle nostre case e condividerlo. Ma a volte succede che questo pane ammuffisce perchè non sempre lo vogliamo condividere con gli altri perchè pensiamo che forse con qualcuno non ne valga la pena testimoniare quanto il Signore ha fatto per noi e allora taciamo. Ma ancora il Signore ci dice che non sta a noi giudicare, ma proprio dove a noi sembra che non valga la pena è lì che dobbiamo testimoniare i prodigi del Signore nelle nostre vite.

Ci sono, poi, due parole bibliche che confermano la preghiera di guarigione e l'immagine donata alla sorella.

1 Pietro 2, 1-2:
"Deposta dunque ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza, come bambini appena nati bramate il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza".

Giosuè 24, 14-15:
"Temete dunque il Signore e servitelo con integrità e fedeltà; eliminate gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore. Se vi dispiace di servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrèi, nel paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire il Signore".
Grazie Signore Gesù per quello che ci hai donato questa sera. Ci riconosciamo fragili e il peccato ci è sempre dinnanzi. Ma abbiamo Te che sei il nostro unico e solo Liberatore, Tu sei la nostra giustizia e in Te vogliamo rifugiarci, vogliamo abbandonarci, vogliamo essere Tempio del Tuo spirito. Vieni nei nostri cuori oscuri, rialzaci  e donaci la Tua pace. Amen, Alleluja a Te Signore Gesù!

mercoledì 21 novembre 2012

l'abbraccio di Gesù

Succede di trovarci ripiegati su noi stessi, senza più voglia di pregare, di testimoniare, ci sentiamo tristi, senza più la forza di lottare. In quei casi cosa fai se non puoi correre tra le braccia di Dio? Corri, corri e da qualche parte arrivi, allarghi le tue braccia perché non puoi farne a meno, ma rischi di abbracciare qualcosa che sembra bellissimo, ma invece ti ruba anche quel poco di vita che ancora hai addosso.
Gesù sa che la vita é portare la croce, conosce il dolore, ci dona l'amore capace di farci superare anche i momenti peggiori.
É di nuovo mercoledì sera. Arriva la gioia, arriva la pace! Svegliati mio cuore! Svegliati al dono dell'amore, al dono della gioia, della pace. Adesso posso sfogare il mio bisogno di bellezza perché sono ai piedi del mio Dio
Vieni a regnare dentro di noi Signore.
La nostra preghiera inizia subito in canto di lode, é il nostro richiamo a Dio. Lui non si fa attendere, dona subito parole profetiche a due sorelle.

"Venite, figli miei, voi che siete affaticati, assetati, venite a riposare nei verdi pascoli del mio amore eterno. Venite a dissetarvi dell'acqua della mia sorgente, sarete ristorati. Venite a riposare all'ombra delle mie ali. Perché io sta sera vi voglio cambiare, voglio farvi creature nuove, vi voglio dare una nuova veste..."

"Abbiate la fede del centurione e sarete salvi."

Un fratello riceve l'immagine di un grande fuoco, attorno al quale siamo tutti raccolti, mano nella mano. Dal fuoco uscivano delle scintille, le parole dei canti di lode che abbiamo intonato e salivano verso il cielo. Siamo contenti, i nostri volti si aprono al sorriso. Tutti insieme invochiamo lo Spirito Santo e riceviamo parole profetiche

Matteo 13, 44-45
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. 

Lettera agli Ebrei 13, 20-21
Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. 

Signore se ripensiamo al giorno santo e benedetto in cui ti abbiamo incontrato, al momento in cui ti sei lasciato incontrare da noi la nostra gioia è incontenibile, perché solo tu in quel momento potevi trasmettere una gioia tanto grande. Da quel momento la morte si è trasformata in vita, siamo passati dalle tenebre alla luce. Tu hai cambiato la nostra vita, ci siamo sentiti amati.
Questa sera Gesù ci invita e rivivere quel momento, ma anche a incontrarlo in un modo nuovo: è qui presente e ha le braccia spalancate verso ciascuno di noi.  Gesù è qui e ci sta chiedendo di corregli incontro, perchè vuole un nuovo incontro con noi. É venuto questa sera per ridonarci la vita, per farci rivivere l'incontro con Lui che ha cambiato la nostra vita. Per riprendere una nuova vita spirituale. 
Spalanchiamo le nostre braccia, usciamo dai nostri sepolcri e diciamo con gioia di  appartenere soltanto a lui. Ci sta abbracciando e sta tracciando una nuova strada, quella della salvezza, della preghiera, dell'eucarestia, della riconciliazione, la strada dell'amore.
Accompagnati da un canto dolcissimo ci abbandoniamo all'abbraccio di Gesù
 
A te mio Dio affido me stesso, con ciò che sono
nelle tue mani, 
io sono tuo, per sempre
io credo in te Gesù,
appartengo a te Signore
per questo io vivrò
per te io canterò con tutto il cuor.
ti seguirò ovunque tu andrai.
camminerò nelle tue vie

Tornerò, dice il Signore, tornerò a rinnovare la mia terra che il mare sta distruggendo. Verrò a fermare le acque, verrò a fermare le tempeste, perché é la mia terra e io devo salvare il popolo che io amo. E tutti risorgerete con me su questa terra.

Questo é il racconto dei nostri mercoledì sera, la breve cronaca dei novanta minuti in cui segnamo una quantità incredibile di goal alzando le braccia al cielo, chiedendo al Signore di rinnovare la nostra vita. Lui è il capitano e noi vinciamo sempre, perché il nemico non entra mai nemmeno in campo.

Grazie Gesù, grazie Maria per la tua continua intercessione. Amen

mercoledì 14 novembre 2012

Giubilate, giubilate!

"Non abbandonarti alla tristezza, non tormentarti con i tuoi pensieri.
La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita.

Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia.
La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono.
Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia.
Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta".

( Siracide 30, 21-25)

Questo passo della Bibbia è un vero e proprio elogio all'allegria, alla gioia, al giubilo. Questo è ciò che il popolo di Dio è invitato a seguire. Si tratta di un invito molto importante che il Signore fa a ciascuno di noi qui questa sera e ci vuole liberare da quelle situazioni di tristezza, di malinconia, di sfiducia che dominano la nostra vita, il nostro cuore e ci gettano in una sorta di oblìo senza uscita.
Ma il Signore è la vera uscita a tutto questo! A volte certi dolori ce li provochiamo noi stessi perchè non abbiamo la capacità di discernere ciò che è bene da ciò che è male. Siamo continuamente ripiegati su noi stessi e non facciamo nulla per ricercare la gioia del cuore, la gioia che ci è donata da Gesù.
Il Signore vuole da noi che viviamo la nostra vita con tutte le siuazioni in corso belle o brutte appoggiandoci a Lui, offrendo e sperando, ma rimanendo sempre nella Sua gioia. 

"Non più lacrime di tristezza e lutto, ma lacrime di gioia e allegria e danze al Mio Nome Santo!" 

Questo è ciò che lo Spirito Santo ha suscitato di annunciare ad una sorella a tutta quanta l'assemblea e noi proprio questo vogliamo fare: danzare, cantare, lodare, giubilare per il Signore che ci ha liberato dai lacci della tristezza. 

E ancora il Signore ci dice per mezzo di una sorella: " Avete seminato, avete piantato, avete coltivato. Ora è tempo di raccolto. Attenti, però, accogliete tutti, anche il più piccolo dei semi perchè questo è il Mio amore". Amen. 

Ci prepariamo a fare un momento di intercessione raccogliendo le intenzioni di preghiera del gruppo e preghiamo per esse e per tutto ciò che è al di fuori affinchè diventi una preghiera universale invocando lo Spirito Santo.   

Il messaggio di Dio questa sera è un messaggio chiaro e diretto al cuore di ciascuno. Ci accompagni questa parola non solo per la settimana, ma in tutte le situazioni di vita che affronteremo nel corso di questo pellegrinaggio terreno. 

Grazie Signore Gesù! Lode e gloria a Te!


       


mercoledì 31 ottobre 2012

La fede: porta della santità


Siamo alla vigilia della solennità di tutti i Santi. E’ una festa che riguarda tutti noi credenti perché anche noi siamo chiamati alla santità. I Santi sono stati uomini e donne come noi che si sono abbandonati totalmente e con fiducia a Dio Padre, facendosi imitatori della figura di Gesù.
Hanno avuto FEDE, diremmo noi. Ma la fede non è un vestito da indossare in determinate occasioni, ma è una luce e una forza che rimane per tutta la vita, ossia è un dono che Dio stesso ci ha fatto dalla nascita e va per così dire coltivato, nutrito, testimoniato nella vita quotidiana. Attraverso di essa tutto il nostro pensare e agire cambia: i nostri occhi cechi, vedranno; le nostre orecchie sorde, sentiranno.
Il cammino verso la santità è la mèta di ognuno, occorre cercarla ed impegnarsi molto per raggiungerla invocando sempre l’aiuto del Signore che non ci lascia mai soli perché Egli per primo ci vuole santi, come Lui è Santo.

Alla luce di tutto questo, noi questa sera siamo qui non per volere nostro, ma perché il Signore ci ha chiamati uno per uno in disparte per parlarci, per donarci ancora una volta se stesso, amandoci per quello che siamo e invitandoci ad essere nella gioia!       
Ognuno di noi porta il nome di un Santo e quindi siamo invitati a darci un abbraccio l’un l’altro dandoci gli auguri pronunciando il nome del fratello o della sorella e se non lo conosciamo, glielo chiediamo. Diveniamo un solo corpo, un solo spirito uniti da una sola fede che è la porta di accesso per arrivare a Dio.
Ognuno innalza la propria lode a Dio con ringraziamenti personali. Diciamo al nostro Signore che noi crediamo in Lui, che Gli apparteniamo, che viviamo per Lui ...

Il Signore scende dal Cielo con i Suoi angeli e parla ai Suoi figli che per mezzo di una sorella ci dice: “Il popolo che camminava nelle tenebre, vide una grande luce. Oggi è nato, tra voi, il Redentore”!

Questo ci conferma che il Signore ci invita a gioire e ad esultare, ma qualcuno di noi è come se fosse ostacolato per svariati motivi nel vivere in questa  gioia e nella santità. Infatti a conferma di questo, c’è un immagine di un fratello dove il Signore dona a ciascuno una pietra e ci invita a scrivere su di essa il nome della situazione o del peccato che ostacola la nostra gioia.

Chiediamo, infatti, al Signore che ci liberi da tutto ciò che ostruisce la Sua grazia e lasciamoci contagiare della gioia di Gesù. Invochiamo lo Spirito Santo che effonda su tutti noi uno spirito di beatitudine.
Il Signore ci risponde con la Parola di Rm 8, 28-30:

"Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati".
Grazie Signore Gesù per la Tua Parola!
Prima di concludere, vogliamo invocare lo Spirito Santo su di una sorella del Camerun che da evangelica la quale era, domenica scorsa ha ricevuto la Prima Comunione entrando così a far parte della Chiesa cattolica.
Successivamente invochiamo lo Spirito Santo anche sulle intenzioni di preghiera del gruppo.

Grazie Signore Gesù per quanto ci hai donato questa sera. Lode e gloria a Te!

mercoledì 24 ottobre 2012

Spirito di preghiera

E' bello cominciare la preghiera ringraziando. E' un giusto riconoscimento al Signore ed il modo migliore possibile di prepararci ad accoglierlo nel nostro cuore.
Grazie Signore perchè hai cura di noi, grazie perchè ci ami, per il dono del Rinnovamento e del nostro gruppo, per la tua presenza viva nella nostra vita, grazie Gesù perchè sei buono, perchè sei la mia gioia.
Signore, il tuo volto noi cerchiamo questa sera, abbiamo il desiderio di incontrarti faccia a faccia e di perderci dentro di te. Iniziala preghiera di lode, accompagnata da un paio dei nostri canti.

Subito un fratello riceve l'immagine di una terra, arisa, ,secca. senz'acqua, è l'immagine di molti di noi che in questo momento abbiamo il cuore arido, senza vita. Perchè attraverso la comunione intima con Gesù si possa dissetare. Il Signore questa sera vuole donare a tutti noi un nuovo Spirito di preghiera, di comunione con Lui. Ci invita a tornare alla preghiera personale, intima, oltre a quella comunitaria. Perchè abbiamo bisogno di dissetarci, abbiamo bisogno di acqua, di quell'acqua che scorre dal cuore di Gesù. E' l'acqua del Suo Spirito.
Ti chiediamo questo dono, con fede, con forza, questo Spirito di Preghiera per ritornare in unione intima con Signore e così raggiungere quella gioia infinita, eterna che il mondo non ci potrebbe mai dare. Quella pace, quella serenità, quella forza che solo dal cuore di Gesù può scaturire. Trasformaci in terreno fertile, Gesù, che possa portare frutto. Quindi apriamo i nostri cuori affinche possano ritornare sazì di preghiera, in completa comunione con Lui.

Invochiamo lo Spirito Santo lui, come sempre, ci dona immagini e parole.

"Siete il mio gregge. Rimanete uniti tra voi, senza nessuno screzio tra di voi, perchè io, come Pastore, devo ancora andare a cercare le pecore che ho smarrito, e quando le avrò ritrovate le caricherò sulle mie spalle e le porterò a gioire con voi, quelle pecorelle che avevo perdute e le ho ritrovate. Amen."

Un fratello riceve l'immagine di un canale aperto che sta esondando. E' la misericordia del Signore che raggiunge tutti quanti coloro che sono qua. Confermata da un'altra immagine di acqua che veniva riversata nel cuore di ciascuno di noi. E' l'acqua dello Spirito di Gesù che vuole riempire nuovamente il nostro cuore. Lo vuole riempire di lode, di letizia, di preghiera.
Ancora una parola:
"Mi sono cinto le vesti, vi ho preparato la tavola, vi ho benedetto con ogni benedizione, mi avete aperto il vostro cuore e io ho messo il seme della fede, dentro il vostro cuore. Andate avanti, non temete, ma lodatemi, lodatemi sempre."

Libro della Sapienza 6, 1-3
Ascoltate, o re, e cercate di comprendere; imparate, governanti di tutta la terra. Porgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli. La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere  e scruterà i vostri propositi. 

Atti degli Apostoli 2, 37-38
All'udir tutto questo si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo.

Salmo 126, 1-3
Quando il Signore ricondusse i prigionieri di Sion,
ci sembrava di sognare. 
Allora la nostra bocca si aprì al sorriso,
la nostra lingua si sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i popoli:
"Il Signore ha fatto grandi cose per loro". 
Grandi cose ha fatto il Signore per noi,
ci ha colmati di gioia.

E ancora una parola:
"Nessuno di voi si senta il primo, si senta di andare al primo posto. Beati gli ultimi perchè saranno i primi a entrare nel Regno dei Cieli."

Alla fine della serata, presentiamo al Signore le intenzioni di preghiera che abbiamo raccolto la scorsa settimana. preghiamo per queste e per tutto il mondo. Gesù ci dona le ultime parole di questa serata:
 
"Chiunque è riuscito questa sera a toccare il lembo del mio mantello è guarito. Amen"
E una sorella conferma con l'immagine di gesù che raccoglieva ogni richiesta di preghiera e diventata un fiore. Di questi fiori formava un mazzo e Gesù diceva:"Li porterò al Padre"
Grazie Signore Gesù, lode e gloria a te, Amen!

mercoledì 17 ottobre 2012

Fuoco che arde per noi

Questa sera vogliamo iniziare il nostro incontro di preghiera con un gesto insolito, mai fatto prima d’ora. Subito dopo il segno di croce, tutta l’assemblea è invitata ad invocare lo Spirito Santo sui fratelli che animano la preghiera e sui fratelli della musica e del canto. Chiediamo al Signore, nel nome di Gesù, che unga e benedica tutta l’équipe affinché siano docili all’azione dello Spirito che parla, suggerisce e si muove secondo i Suoi voleri.
Ci uniamo come una famiglia e chiediamo allo Spirito che scenda su di loro. Infatti Egli per mezzo di una sorella dice: “Beneditevi, beneditevi sempre!”         
Ora possiamo cominciare la nostra preghiera comunitaria con un canto di lode e disponiamo il cuore alla lode corale e personale. Benediciamo e ringraziamo Colui che ci ama di un amore infinito, puro e incondizionato; Colui che ci dà la vita e ogni sorta di bene. Con fede sincera, eleviamo le nostre mani e i nostri cuori verso l’Altissimo e proclamiamoLo Signore e Re della nostra vita.
Lo Spirito Santo è qui tra noi e si serve di un fratello, che per mezzo di un’immagine, fa vedere un grande fuoco al centro della chiesa che rappresenta la presenza viva di Gesù. Dentro questo fuoco brucia della legna che rappresenta tutti noi. Questo fuoco è il cuore di Gesù che arde di amore per noi e allo stesso tempo Egli desidera che anche i nostri cuori ardono di amore per Lui.
Egli, questa sera, ci vuole fare dono di questo amore per donarlo a Lui, a noi stessi e a chi ci circonda. Vuole che i nostri cuori vengano rinnovati, resi completamente nuovi, ma soprattutto innamorati di Lui.
E ancora un’altra immagine, dove tutti noi andiamo verso questo grande fuoco per ardere di amore per Gesù. Con noi, accompagniamo i fratelli che abbiamo accanto.
Immaginiamo veramente di andare verso questo grande fuoco e ci immergiamo nell’amore di Gesù consegnandoGli tutto noi stessi, tutte le persone a noi care, tutte le nostre sofferenze e chiediamoGli di farci dono di questo amore per esserne portatori. Tutto questo lo chiediamo cantando nello Spirito, per chi vuole anche danzando.
A conferma c’è un’immagine di un fuoco acceso con tanti tizzoni. Alcuni erano appena consumati, qualcuno faceva fatica ad accendersi. Poi c’erano altri tizzoni bruciati a metà, mentre altri completamente bruciati. Il Signore attraverso questa immagine spiega la situazione di tutta l’assemblea. Quelli con un lungo cammino sono quelli più provati nella sofferenza. Più ci si avvicina al fuoco e più si arde di amore, ma tutto questo costa sacrificio. Allora Gesù abbraccia ognuno di noi e ci invita a farlo con i fratelli che abbiamo accanto.
Il Signore ci parla attraverso la Sua Parola e ci dona il passo tratto da Efesini 6, 10-15:
 
"Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia,
e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace".
e ancora da Luca 14, 25-27:
 
Siccome molta gente andava con lui, egli si voltò e disse:
"Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo".
Invochiamo la presenza dello Spirito Santo e lo facciamo unendo le nostre mani, formando una catena di preghiera forte, divenendo l’uno la forza dell’altro.
Prima di concludere, facciamo un momento di intercessione per le intenzioni di preghiera scritte mercoledì scorso e per la conversione del mondo intero.
 
Grazie Signore Gesù per il Tuo cuore traboccante di amore per noi!            

mercoledì 10 ottobre 2012

Andate ad annunciare

Un'altra serata di doni dello Spirito Santo, la nostra lode provoca sempre nel nostro Signore un contraccambio abbondante di grazia, di parole, di profezie.
Entriamo, prendiamo posto, salutiamo i fratelli e Gesù, invisibile, fa la stessa cosa accanto a noi. Prende posto al centro della chiesa, al centro di ogni cuore, ci saluta personalmente, come fossimo figli unici. E' vivo, ci ha chiamati per nome per un altro ordinario straordinario incontro del mercoledì. Noi ci stiamo abituando a cose eccezionali, Lui le ripete ogni volta perchè è commosso dai nostri sì, del nostro lasciarci incontrare, ha pazienza con noi, ha pietà per le nostre fatiche. Ed è contento, Gesù, di ascoltare le nostre voci cantare, sentire parole di lode, parole d'amore. E' una cosa che lo rende felice, perchè è innamorato di noi.
Noi alziamo le braccia e lo invochiamo, cantiamo una delle canzoni che non sentivo da tempo, si intitola "Noi ti diamo gloria". La trovate in più versioni su YouTube, ci trovate anche tutte le altre stupende canzoni del Rinnovamento.


Dunque, bastano un paio di canzoni di lode ed ecco il Signore farsi presente attraverso parole profetiche donate ai fratelli:

"... e questa sera con amore di Padre vi do un comando: Andate, andate per le strade e annunciate a tutti che Io sono il Signore, che io sono il Dio che vi ho creato che io sono il Dio della vostra vita, inginocchiatevi davanti a me e dite a tutti che Io sono il Signore, Amen!"

Comincia quindi con un ordine preciso, il nostro Dio, significa che la testimonianza è urgente, è qualcosa di altamente prioritario nel piano di salvezza di Dio. Il Signore ha bisogno di noi, delle nostre bocche annuncianti, delle nostre mani operanti. Ha bisogno di tutti noi, non soltanto delle gerarchie ecclesiali, desidera vederci al lavoro nella sua vigna, ad annunciare. Prima di mandarci però si prende cura di noi, ci ristora, ci ristruttura, ci guarisce, perchè ci vuole pronti, sani e forti, pieni di fede, per svolgere il compito di testimonianza che ci ha appena assegnato. Ecco quindi altre parole profetiche:

"Mi fermerò questa sera davanti a ciascuno di voi, perchè possiate donarmi tutti i vostri pesi, le vostre tristezze, le vostre sofferenza e vi prometto che vi alleggerirò di tutto ciò che vi dà fastidio, io sono qui per questo, venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò"

La profezia è confermata da un 'immagine di una strada deserta percorsa da Gesù per andare a trovare una donna che si trova sfiduciata, triste, ripiegata su se stessa, senza forze. E Gesù dice:"Sono io che ti ho cercato, sono Io che ti ho trovato. Non oppormi resistenza, lasciati riconquistare nuovamente da me, Io sono il tuo Dio non ce n'è altri."

La conferma arriva con l'immagine del paralitico disceso dagli amici dal tetto davanti a Gesù, e il Signore gli impone le mani e dice:"Vai , prendi il tuo lettuccio."

Ci tiene Gesù, a ripetere che Lui è l'unico Dio, si vede che abbiamo ancora tanti idoli verso troppo spesso ci inginocchiamo. Il nostro è un Dio geloso! 
Poi ancora un'altra profezie, donata dallo Spirito Santo, un incoraggiamento:

"Non vi sentite come canne sbattute dal vento, perchè le vostre radici sono sulla roccia. Non vi sentite come barche che vanno alla deriva, perchè qui da me troverete il porto sicuro dove approdare: Io, il Signore."

Non ci resta che uscire da questa chiesetta, sanati, rafforzati, e andare a compiere il nostro compito di testimonianza.

Grazie Signore Gesù, grazie Maria, Regina degli Apostoli, per la Tua continua intercessione. Amen.

mercoledì 3 ottobre 2012

Adorazione

Iniziamo la nostra preghiera con canti di gioia e di lode verso il nostro unico vero Signore, Re della nostra vita, preparando il cuore, spogliandolo di tutte quelle cose che non permettono l’incontro con Lui. Lo lodiamo tutti insieme e Lo ringraziamo di cuore.
I canti ci aiutano ad entrare in un clima di preghiera, di abbandono totale, in una dimensione Celeste dove cielo e terra si incontrano.
Chiediamo al Signore che venga a benedirci con la Sua acqua, che ci disseti e ci purifichi.  Rimanendo in questo clima, ci prepariamo ad adorare Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Ognuno di noi ha un colloquio intimo e personale con il Suo Signore che conosce e vede i cuori dei Suoi figli. E’ un momento davvero straordinario e speciale questo incontro  perché tutti noi abbiamo la possibilità di contemplare e ascoltare, facendo silenzio in noi stessi, la voce di Dio che parla nei nostri cuori.

Grazie Signore perché ci degni della Tua presenza, ci doni la gioia di sentirTi accanto e ci fai sentire il Tuo profumo di santità, di benevolenza e di amore.

Lode e gloria a Te!     

mercoledì 26 settembre 2012

figli prediletti

"Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto."

Una delle rare Parole di Dio Padre presenti nel Nuovo Testamento. Siamo all'inizio dei Vangeli, l'episodio del Battesimo di Gesù al Giordano, Chissà quante volte l'abbiamo ascoltata questa parola, e abbiamo visto Gesù arrivare, aspettare il suo turno in coda, giungere di fronte a Giovanni Battista, ricevere il battesino. Di certo ci siamo immaginati sguardi di sorriso, di benevolenza, di amicizia tra Gesù e San Giovanni, anche se non sono descritti nel testo. Poi Gesù esce dall'acqua, i Cieli si aprono, discende su di Lui lo Spirito Santo e Dio Padre dice quelle meravigliose parole a Suo Figlio.
Quante volte ci è scappato di pensare un cosa del tipo: che fortuna però questo Gesù, come sarebbe bello se capitasse a me una cosa del genere. Essere il figlio prediletto, non uno qualunque, essere un uomo, una donna di cui Dio si compiace, è contento di me e me lo dice maestosamente con una voce dal cielo, indicandomi a tutti gli altri come esempio. Certo che allora la mia fede sarebbe forte, mi riempirei finalmente della grazia di Dio e potre fare davvero il cristiano come si deve.

Ebbene: tutto ciò  è successo a ciascuno di noi questa sera.

Tutto era cominciato come sempre, ci siamo raccolti attorno a nostro Signore con canti di lode, dicendo: Eccoci Signore, siamo tuoi , fai di noi quello che voi.
Ognuno di noi portava nel cuore un aggettivo da dare a Gesù, Signore della nostra vita: tu sei il Padre, tu sei meraviglioso, tu sei potente, tu sei il vivente, sei il Dio fedele, il misericordioso. E l'abbiamo proclamato tutti insieme, alzando le mani al cielo, ringraziando per l'aggettivo, la parola che Dio aveva messo nei nostri cuori.

Gesù vuole donarci gioia, si carica sulla sua croce tutto il repertorio delle nostre croci personali e in cambio ci vuole dare la gioia vera, quella che non si estingue. Gesù risponde all'invocazione di ognuno di noi, dicendo che siamo i prediletti, che in noi si è compiaciuto. E' un momento straordinario.Il Signore non guarda al nostro peccato, ci ha fatto risorgere e ci chiama figli prediletti!
E noi ti proclamiamo re della nostra vita, tu sei il re Gesù. Invochiamo lo Spirito Santo e giundono svariate conferme a questo dono prezioso del nostro Dio. E accanto alle conferme, arrivano le conseguenze di questo essere figli prediletti, l'indicazione della via da seguire per ottenre ogni giorno il compiacimento di Dio.

"Perchè temi, perchè hai paura. Non ti accorgi quanto io ti sono vicino, nelle angoscie, nella tristezza, ti sono vicino nel dolore e ti sarò anche vicino nella gioia. Quando la sera hai paura delle tenebre, fissa i tuoi occhi nei miei e vedrai che davanti a te la nebbia sparirà e verrà una forte luce perchè sopra di te i miei occhi veglieranno per tutta la notte."
"Io sono il vostro sposo voglio essere intimo a ciascuno di voi e gioirete con me alla mia presenza."

Tessalonicesi I 5, 15-23

Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 

Giovanni 1, 35-39
Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: "Ecco l'agnello di Dio!". E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: "Che cercate?". Gli risposero: "Rabbì (che significa maestro), dove abiti?". Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Luca 15, 3-7
Allora egli disse loro questa parabola: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. 

Grazie Gesù, grazie Maria per la tua intercessione. Amen



mercoledì 19 settembre 2012

Gesù è la pace

"Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando il Signore”. (Luca 24, 50-53).

Con questo passo biblico di Luca si conclude la nostra preghiera. La fine non è che l’inizio di ciò che il Signore ha compiuto questa sera in ciascuno di noi, donandoci la gioia, ricordandoci gli innumerevoli prodigi che ha compiuto nella nostra vita e che continua tutt’ora ha compiere rinfrancando i nostri cuori appesantiti dal peccato e oppressi dalla tristezza e dall’angoscia.
La fine non è che il risultato di un Padre che viene personalmente, per mezzo dello Spirito Santo, a donare Amore e Misericordia per i propri figli, dandoci la gioia di vivere e moltiplicando in noi la speranza della risurrezione dopo la morte.
Ancora una volta, il Signore viene a visitare i cuori agitati, come in una tempesta, cuori angosciati e appesantiti e come disse ai Suoi discepoli: “ Pace a voi!” , così lo ripete questa sera ad ognuno di noi: “ Pace a te figlio, pace a te figlia mia!”
Gesù Signore viene per donarci la Sua pace, sedando la tempesta che c’è dentro di noi e a dirci che Egli è il Risorto che vive ed è con noi sempre. Chiediamo al Signore di aprire gli occhi del nostro cuore affinché possiamo accogliere la Sua grazia di salvezza.
Il Signore, infatti, ci invita a ricevere la Sua pace e con il canto “Noi ti diamo gloria” ci abbandoniamo e facciamo entrare questa pace, lasciamo che Gesù guarisce e tocchi la profondità dei nostri cuori. Intensifichiamo la nostra preghiera con il canto in lingue, che è un canto di guarigione. Doniamo il nostro peccato al Signore Gesù, doniamoGli tutto ciò che appesantisce la nostra vita ed è impedimento alla Grazia che vuole entrare per donare nuova vita.
Il Signore, a tale proposito, ci fa un invito e per mezzo di un’immagine, viene in veste di mendicante e chiede a ciascuno di noi una moneta. Essa,dice il Signore, è il nostro peccato. Ci chiede di donarglielo, di liberarci di esso. Qualcuno ancora si sente in colpa di un qualcosa pur essendo stato già perdonato. Il Signore vuole che diveniamo angeli.

E ancora, un’altra immagine di un grande roveto ardente in mezzo alla chiesa e il Signore che invita ciascuno di noi a buttare il nostro peccato dentro questo grande fuoco.

A conferma ci sono due passi biblici tratti dal Vangelo di Matteo 15, 29-31:
"Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là.
Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì.  E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele".

Matteo 19, 13-14:
"Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. Gesù però disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli".

Invochiamo lo Spirito Santo e come il Signore Gesù ci ha invitato, doniamoGli quella moneta, diamole un nome, consegniamo a Gesù quel peccato che ci dà tormento e chiediamoGli la libertà.
Col tuo amore, col tuo potere Gesù riempi la nostra vita. Vogliamo appartenerti, vogliamo essere tuoi, vogliamo risorgere con Te perchè Tu sei il nostro Dio, il nostro Signore!
Grazie Gesù per quello che hai compiuto questa sera nella nostra vita. Ti ringrazio, ti lodo e ti benedico perché Tu ancora una volta vieni a guarirci e liberarci dal laccio del peccato. Tu non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva! Lode a Te Gesù!  









 

mercoledì 12 settembre 2012

Spezza le tue catene



Vangelo di San Luca 17, 12-19
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: "Gesù maestro, abbi pietà di noi!". Appena li vide, Gesù disse: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". E mentre essi andavano, furono sanati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce; e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". E gli disse: "Alzati e và; la tua fede ti ha salvato!".

Questa sera il Signore ci ha chiamati ad agire in tanti modi, suggerisce un piano di azione per questo nostro rientro alla normalità dopo il periodo estivo. Ma lui parte dalla fine, ci sorprende come ogni volta e innanzi tutto, attraverso questa celebre parabola ci chiede di TORNARE A RINGRAZIARE.

Perchè ci ha già benificato di tante grazie e sta per farlo ancora questa sera, attraverso l'azione potente del Suo Santo Spirito. Noi vogliamo essere quel lebbroso che torna, non possiamo rimanere indifferenti alla potenza della grazia di Dio. Non possiamo soltanto chiedere e chiedere, come hanno fatto gli altri nove lebbrosi.
La lebbra è un simbolo, come accade spesso nella Bibbia: è la malattia per antonomasia, quel danno fisico o morale che ci allontana dall'amore del prossimo e dall'amore di Dio. Ai nostri giorni la lebbra bibblica assume mille nomi di malattie, vizi, peccati, turbamenti, solitudini, compromessi. Dunque ciascuno a suo modo, siamo tutti lebbrosi, non dobbiamo scandalizzarci di esserlo, solo dobbiamo chiedere a Gesù di guarirci.

Da ogni cosa Gesù questa sera è pronto a guarirci, liberarci, rinnovarci da zero.Ci sentiamo amati in questo momento, desideriamo voltarci, tornare indietro e ringraziare, proclamare Gesù Signore della nostra vita.
Invochiamo tutti insieme: "Vieni col Tuo Spirito Gesù! Vieni a traformare l'acqua in vino nel mio cuore, vieni a portare una nuova fede, una nuova forza, Gesù, un nuovo spirito di lode."
E lo Spirito Santo avvolge ciascuno di noi , ci riveste della potenza della sua grazia, di un nuovo credo, sta sciogliendo i lecci ai nostri pieti, sta spezzando le catene. Dio vuole figli liberi, liberi di andare e predicare il suio nome santo e bendetto

Un sol corpo e un solo spirito saremo.
Manda il tuo Spirito 
manda il suo spirito
manda il tuo spirito Signore su di noi

Ed ecco le parole profetiche regalate dallo Spirito Santo:
"Spezza le tue catene di cui satana si è servito per incatenarti, LIBERATENE nel mio nome e sarai salvo."
"Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero il mio amore non si allontanerebbe da te."
seguire da una conferma di un altro fratello: l'immagine di una montagna dove scorre l'acqua dell'amore di Dio che irrora il cuore di ciascunodi noi.

Ognuno di noi ha delle catene da spezzare, ma il secondo insegnamento di Gesù questa sera è SPEZZA le tue catene, AGISCI figlio, devi avere un ruolo attivo in tutto questo, esercita la fede, presentati a me, CHIEDIMI con tutto il cuore di LIBERARTI ed io lo farò.

Oltre un'ora di preghiera. lode, invocazione. Torniamo a casa portandoci nel cuore alcuni insegnamenti detatti direttamente da Gesù... un sacco di cose da mettere in pratica nelle prossime settimane:

1^: presentami le tue catene, le tue malattie (la lebbra simbolica)
2^ abbi fede, esercita la tua fede, in questo consiste il tuo liberarti
3^ sì certo della guarigione che ho operato, non avere dubbi il giorno dopo, non tornare più sul passato
4^ voltati verso di me e torna a ringraziarmi, riconosci che sono il Signore della tua vita.

Grazie Gesù, grazie Maria per la tua intercessione.

mercoledì 5 settembre 2012

Una nuova primavera

Dopo la pausa estiva di circa un mese e mezzo, ci ritroviamo numerosi al nostro appuntamento del mercoledì più carichi ed energici che mai per poter iniziare un nuovo anno di preghiera in compagnia del Signore che non ci abbandona mai, ma anzì vuole elargire nuove Grazie per tutti noi, continuando a realizzare il Suo disegno per ciascuno.
Ci accogliamo, salutandoci calorosamente nell’amore del Signore e iniziamo la nostra preghiera in cui una prima parte la dedichiamo alla lode comunitaria e la seconda parte faremo una mezz’oretta di adorazione davanti al Santissimo Sacramento.

Innalziamo la nostra lode al Signore ringraziandoLo e benedicendoLo con tutto noi stessi; cantiamoGli un canto nuovo pieno di gioia. Egli questa sera vuole scrivere una storia nuova per ciascuno di noi e per far si che questo avvenga, c’è bisogno che ognuno Gli apra le porte del cuore affinché possa entrare liberamente per abitarvi e riempirci del Suo amore. Il mezzo per aprire il cuore è la lode! Siamo invitati tutti ad aprire le nostre labbra per lodare, ringraziare e glorificare il Signore. Più lodiamo e più il cuore si spalanca alla Grazia e i benefici che ve ne riceviamo sono molteplici.
Il Signore vuole effondere un nuovo spirito di gioia, di pace, di preghiera e di benedizione, ma soprattutto ci vuole donare il Suo grande amore per mezzo dello Spirito Santo per rinnovarci, rialzarci laddove siamo caduti e facendoci risorgere a vita nuova, come Egli stesso è risorto!
Il Signore vuole farci vivere una nuova primavera del Suo amore, dove tutto rinasce e prende vita per portare nuovi frutti alla Sua vigna.
Tutto questo ci viene confermato dalla Parola del Cantico dei Cantici 2, 8-17:

Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.

Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;

i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna. 
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
Il mio diletto è per me e io per lui.
Egli pascola il gregge fra i figli.
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

e a seguire dal passo di Marco 16, 1-7:

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?".
Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande.
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.
Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto".

Grazie Signore Gesù per l’amore che vuoi continuamente confermarci e per la Tua risurrezione perché risorgendo Tu, siamo risorti anche noi con Te!

Lode e gloria a Te Signore Gesù!

mercoledì 4 luglio 2012

Ti amo così come sei

Siamo ormai giunti al penultimo incontro della nostra preghiera del mercoledì. Come ogni anno, prima della pausa estiva, il nostro gruppo ha come iniziativa di svolgere la preghiera fuori dalla chiesa, nella piazzetta di San Pio. Questa volta, però, il tempo ha pensato bene di giocarci un brutto scherzo, mettendosi a piovere e così senza lasciarci condizionare troppo dall'evento atmosferico e mantenendo la nostra fiducia in Dio, abbiamo svolto la nostra preghiera dentro la chiesa a porte aperte. La grazia è arrivata nonostante si pensava che il tempo avesse rovinato la serata. La chiesa è strapiena di fratelli, tanti dal di fuori sono entrati assistendo alla preghiera, molti sono anche i fratelli provenienti da altri gruppi di Nichelino, i quali ringraziamo di vero cuore per la loro presenza.
Il tema della serata è “TI AMO COSI COME SEI”. I giovani del gruppo sono i protagonisti della nostra serata, i quali ci aiuteranno ad aprire il cuore al Signore Gesù con lodi, ringraziamenti e canti proposti dai fratelli della musica e canto.
Iniziamo la preghiera con la gioia nel cuore, cantiamo al nostro Dio benedicendoLo, lodandoLo a gran voce. Nessuna bocca rimanga chiusa questa sera perché il Signore Gesù vuole venire ancora una volta a farci visita e fermarsi da ciascuno di noi per dirci: Ti amo così come sei! Non importa se sei povero, straniero, infermo, puoi essere il peggiore di questa terra, avere un numero infinito di colpe, il Signore Gesù è venuto a dire proprio a noi, a te che ci e ti ama come sei. Che bello questo amore di Dio! Nessuno può amarci come ci ama Lui! Ogni giovane dà testimonianza dell'amore di Dio, innalzando una lode, ringraziandoLo per come ha operato nella sua vita e soprattutto per aver sperimentato questo infinito, grande e puro Amore.
L'atmosfera che si percepisce questa sera è veramente forte e intensa, ma soprattutto si respira aria di unità fraterna, proprio come il Signore desidera e ci invita a fare con l'invocazione del Suo Santo Spirito prendendoci tutti per mano, innalzando un nuovo canto verso il trono di Dio.
Il Signore risponde con uno dei salmi più belli in cui Lui può tutto e vede tutto donandoci fiducia nella potenza, nella sapienza e nella cura paterna di Dio Padre.

Salmo 139 (138) 14-16:
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.

Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.


Il Signore ci ama sul serio di un amore eterno. Egli conosce tutto di noi, conosce anche ciò che noi non conosciamo di noi stessi. Ci ha pensati da sempre e ci ha chiamati per nome affinché non fossimo chiamati schiavi, ma figli di Dio. Egli ci usa continuamente misericordia e avvolge la nostra esistenza con il Suo costante amore. Grazie Signore Gesù!

Prima di concludere la nostra preghiera, viene distribuito a tutti i presenti, un piccolo segno di questa serata: è stato pensato un cuore che si apre a finestra con all'interno una frase biblica. Questo segno vuole essere un messaggio d'amore a tutti coloro che si sentono meno dell'amore di Dio e possa donare stima e fiducia in noi stessi e in Dio, Colui che ci ha creati.

Buona settimana nel Signore!

mercoledì 27 giugno 2012

Buon Pastore

Una chiesa antica avvolta in luci soffuse, sessanta fratelli accaldati, ottanta minuti di preghiera che potrebbero sfiancare, affaticare, annoiare. No. Basta un canto di lode e siamo un gregge di pecore al pascolo. In montagna, sento la brezza.
Accaldati, assetati, impauriti dagli strapiombi che sfioriamo saltellando sulle nostre quattro zampe per tutta la settimana. Sì, è inutile nasconderlo: ci siamo persi di nuovo e abbiamo paura. Che pazienza hai, mio caro Gesù! Com'è possibile tenere a bada un gregge composto di sole pecorelle smarrite, Solo tu puoi.Ce ne fosse almeno una che ha tenuto il tuo passo in questi giorni. No.Eppure mercoledì scorso eri stato grande.

E Tu, Buon Pastore, perdoni, dimentichi, ci riprendi sulle spalle, con pazienza infinita.

La nostra anima anela a te, ha sete del Dio vivente. Ci hai ricondotti una ad una alla Tua presenza, vuoi dissetarci con l'unica acqua che sazia ogni sete. L'acqua dello Spirito Santo.
Siamo ancora distratti, impauriti, il pensiero vaga ai problemi che non abbiamo lasciato fuori da questa chiesa-pascolo e Tu già cominci a parlare:"Bevi alla mia fonte, bevi alla mia fonte."
Grazie Signore Gesù, fonte viva. Lode a te, alleluia a te, mio Dio!

Vuoi farlo, desideri farlo con tutte le Tue forze, Impazzito d'amore per noi. Vuoi effondere anche questa sera il tuo Santo Spirito nei nostri cuori, versare Acqua divina ancora e ancora, per sempre, incurante di riempire ogni settimana una bottiglia con il fondo bucato. Te ne freghi di quanto siamo imperfetti, maestro d'amore.

Lava il nostro cuore, riempici di Te. Ed ecco un ruscello, spuntare tra le roccie roventi:
"Chi ha sete venga a me, chi è stanco venga a me!"

"Figli miei, levate i vostri calzari dai vostri piedi, perchè questa sera io Gesù passerò e voglio lavarli come li ho lavati agli apostoli nell'ultima cena voglio perchè oltre al vostro corpo, la vostra anima, voglio purificare anche i vostri piedi."

Lettera di San Paolo ai Colossesi 1, 21-22
E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto.

Ma noi brancoliamo nel buio. Cerchiamo una luce in fondo o qualcosa presso cui sostenerci. Il Signore ci dice:"Non temere figlio, non temere figlia, io ti sono accanto come baluardo, sono la roccia salda alla quale vuoi aggrapparti, non voltarti né a destra né a sinistra ma seguimi. Seguimi, metti le tue orme nelle mie orme e non temere perchè non ti lascierò."


"Io sono il vivente, se tu vivi è perchè io vivo."

Vogliamo chiederti il dono dello Spirito, la sua potente unzione. Vieni Spirito Santo, inonda i cuori, le debolezze, le gioie con l'acqua divina. Vieni Spirito di Dio. Vieni Spirito, vieni Spirito scendi su di noi!

La fiamma dello Spirito Santo si posa su ciascuno di noi.

"Canta canta io ti ho unto" dice il Signore
"Nuovi carismi nasceranno da questa preghiera."

Noi tutti siamo in cammino verso la terra promessa. Lo Spirito Santo ci dice:
"Allietate questo viaggio con danze e canti di gioia, con atti d'amore verso i fratelli e ogni tipo di preghiera, continua e incessante si elevi verso di Lui, perchè Lui è il vostro Dio, il vostro Signore, il vostro Tutto."

Per chi si fosse sintonizzato soltanto in questo momento, ecco questo è tutto. Tutto, duemila pagine di Bibbia, duemila pagine di Cristianesimo in 80 minuti di accaldata preghiera. Non ti sei perso niente che tu non possa ritrovare, anche se hai passato quarant'anni a brancolare in un deserto credendo che fosse un pascolo e dunque, per forza, sei deluso e... hai sete.
In pochi minuti Dio ci ha raccolto, ha perdonato, ha dissetato, confortato, predicato. Ci ha insegnato a guardare a lui, camminare con gioia, amore verso i fratelli, sempre nella preghiera.
La vita non è la Terra Promessa, non è il Paradiso, ma nemmeno un gioco meschino in cui dobbiamo cavarcela da soli: c'è Lui accanto a noi, Dio.
Amen!

mercoledì 20 giugno 2012

Donaci uno Spirito di gioia


Vogliamo metterci davanti alla Signoria di Gesù e lasciarci abbracciare dal Suo amore. Vogliamo rivestirci della veste della gioia, quella stessa veste donataci il giorno del nostro Battesimo, segno di purezza, poiché per mezzo di Gesù Cristo siamo stati liberati dal peccato.
Svegliamo il nostro spirito dall'inerzia, dalla pigrizia, dall'angoscia, dalle fatiche del quotidiano e lodiamo, ringraziamo e benediciamo Colui che è degno di ogni lode. Gesù è gioia ... è amore ... è pace… Se siamo con Lui, non dobbiamo temere nulla! Svestiamoci di tutto ciò che non Gli appartiene e chiediamoGli con fede il dono della gioia e che venga ad aprire i nostri occhi, specialmente quelli del cuore per poterLo vedere; vedere il Suo volto Santo, sentire il Suo abbraccio, sentire il Suo inesauribile amore per noi. Invochiamo la Sua presenza con lodi e canti, il Signore Gesù non tarda ad arrivare tra noi e ci invita per mezzo di un fratello ad essere gioiosi perché Egli è il nostro Dio e ancora ci parla attraverso la Parola di Giovanni 20, 19-22:

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!".
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo.
Gesù come con i discepoli, si ferma dinnanzi a noi e ci dice: “Pace a voi!” .
Grazie Signore Gesù per esserti fermato da ciascuno di noi questa sera per donarci la Tua pace e la Tua gioia. Tu hai ascoltato la nostra richiesta, ma ancora ti vogliamo chiedere all'unisono di alitare su di noi per ricevere in dono lo Spirito Santo. Vieni Spirito di Dio, muoviti in noi, tocca il profondo del nostro cuore, la nostra vita con il Tuo amore … Lo invochiamo dapprima su noi stessi e poi sul fratello o sulla sorella che abbiamo accanto. Lo Spirito del Signore ci dona una nuova veste splendente e lucente e ancora ci risponde con la Parola di Luca 15, 20-24:

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figliol prodigo siamo tutti noi che ritorniamo al Padre perché mortificati per esserci allontanati da Lui ed Egli ci viene incontro con amore e ci dona la veste più bella, ci mette l'anello al dito per fare festa perché eravamo tristi ed ora siamo ritornati a vita nuova nella gioia.

Grazie Signore Gesù per quanto di bello hai fatto questa sera!

mercoledì 13 giugno 2012

Unzione di Spirito Santo

"Figli miei, voi che mi avete conosciuto da vicino, voi che sapete quanto è grande il mio amore, non temete, non abbiate paura ad annunciare a tutti che io sono il Sighnore , io sono il Dio che perdona, il Dio che ama, il Dio che salva. Non tememete perchè io sono sempre con voi e in quel momento e vi darò forza amen."

"Ho preso io il tuo cuore, è tra le mie mani, lo sto scaldando lo sto trasformando, non aver paura perchè alla fine di questa preghiera lo rimetterò al suo posto."

"Ora che ho preso il tuo cuore non temere: tu me l'hai offerto e io te lo ridarò. Non ti ho mandato un angelo nero ma un angelo bianco perchè tu possa credere in me, non temere cammina nella mia luce è la luce dell'angelo."

Romani, 1 16-17
Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.

Ecco cosa succede al culmine delle nostre preghiere del mercoledì: lo Spirito di Dio viene tra noi e dona parole che colpiscono dentro. Questa volta avevamo cominciato ricordando le parole di preghiera offerte da Padre Cantalamessa domenica scorsa, durante la convocazione regionale: 
"Signore, nel nome di tuo figlio Geù, donami l'unzione del tuo Spirito."

E così le abbiamo ripetute, prima dicendole a noi stessi, poi rivolgendoci al fratello accanto a noi. E' stato un grande inizio di preghiera. E' stato subito chiaro che il Padre ci avrebbe ascoltato, che lo Spirito Santo sarebbe venuto a visitare i cuori di ciascuno.
L'attesa è stata breve: giusto il tempo di rpesentare al Signore i nostri cuori angosciati, carichi di problemi, fiduciosi che lo Spirito può tutto, dunque può perdonare, liberare, guarire, salvare, santificare chi lo chiede con animo sincero a Dio Padre.

La chiesa della nostra preghiera diventa un Cenacolo, lo Spirito Santo è sceso su di noi come lingue di fuoco, per rinnovare le nostre vite.
Vi chiederete: ma perchè ogni mercoledì avete così tanto bisogno dell'amore di Dio? Non aveva ricevuto le stesse dosi di unzione santa, di perdono, di liberazione soltanto sette giorni fa? L'amore di Dio funziona a tempo? O siete voi che siete così deboli da perdervi in soli sette giorni tutte le grazie che ricevete ogni mercoledì?

Io dico che è come la manna, il pane che cadeva dal cielo sul deserto. Durava un giorno soltanto, poi diventava immangiabile. La vita su questa terra è un deserto, un lungo viaggio verso la Terrra Promessa e dunque ci vuole la manna. Il nostro è un Dio meraviglioso, ma anche molto geloso, desidera saziare la nostra fame ogni giorno, desidera vederci tornare puntuali ai suoi piedi a chiedere il pane quotidiano, la vita, ogni giorno, come fanno i bambini con i genitori. Avete mai visto un bimbo chiedere alla mamma la certezza del cibo per i prossimo quindici anni? No, dunque ecco perchè ogni settimana i nostri cuori hanno bisogno delle cure amorevoli del nostro Dio.

Grazie Signore Gesù, grazie Maria, mamma celeste.

domenica 10 giugno 2012

Padre Cantalamessa alla convocazione RnS del Piemonte

Di seguito trovate le registrazioni delle catechesi di Padre Raniero Cantalamessa che ho raccolto alla convocazione regionale del nostro movimento. 
Si tratta di un insegnamento (diviso in due parti) e dell'omelia che il padre ha tenuto durante la S. Messa.



mercoledì 6 giugno 2012

La regalità di Gesù Cristo

Questa sera è il primo mercoledì del mese e il nostro gruppo si prepara per l'Adorazione Eucaristica.
Ci mettiamo alla presenza di Dio facendo qualche momento di lode comunitaria, consegnamo a Gesù le chiavi per aprire le porte del nostro cuore, specialmente quelle porte che non desideriamo aprire e invochiamo che venga proprio a visitare le parti più profonde e desiderose di essere guarite e purificate, consolate e fortificate.
Il Signore Gesù non ha bisogno di tante parole, non occorre che ci esprimiamo con un linguaggio particolare, tanto Lui sa già cosa il nostro cuore desidera, conosce la nostra vita, i nostri affanni, le nostre difficoltà quotidiane, le nostre sofferenze, ecc ... Ci chiede solamente di donarGli ciò che siamo, di abbandonarci interamente a Lui, lasciare che prenda in mano il timone della nostra vita e che Lo seguiamo con fiducia e semplicità di cuore.

Ora Gesù è tra noi attraverso l'Ostia consacrata. Ogni ginocchio si piega dinnanzi alla regalità di Gesù perchè Egli è il Signore, i nostri occhi siano fissi per contemplarLo e il nostro cuore sia unito al Suo per adorarLo e glorificarLo.

L'ambiente è avvolto da un'atmosfera rilassante, di pace e di silenzio profondo. Si sente proprio che Gesù è vivo e presente in mezzo a noi. Ognuno di noi lo percepisce in maniera diversa e a seconda di ciò che porta nel cuore, la Sua presenza può far scaturire una forte commozione. Tante sono le preghiere e le suppliche che innalziamo al Signore questa sera, chi muovendo solo le labbra, chi nel silenzio del proprio cuore e chi attraverso le lacrime esprime il forte bisogno di avere il Signore vicino a se' .

Intanto i fratelli della musica e del canto ci aiutano a vivere in profondità l'Adorazione intonando alcuni canti.

Il nostro coordinatore ci ricorda che oggi si celebra il Miracolo Eucaristico di Torino avvenuto il 6 giugno 1453 giorno del Corpus Domini. Le truppe armate francesi saccheggiarono la città di Exilles in Francia e rubarono l'ostia consacrata. La rivendettero a Torino, caricandola su di un asino che passando davanti alla chiesa di San Silvestro, stranamente l'animale si fermò gettandosi a terra e non volle più proseguire. L'ostia anzichè cadere a terra, rimase sospesa in aria per un po' di tempo. Solo quando il vescovo alzò in Cielo il Calice, l'ostia vi si depositò. Da qui nacque il canto "Resta con noi Signore".

Grazie Signore Gesù per averci regalato la gioia di stare con Te questa sera. Anche noi ti chiediamo di rimanere con noi Signore Gesù perchè si fa sera. Rimani nelle fatiche di ogni giorno, nelle difficoltà e nella malattia. Rimani nella nostra storia, Tu sei la nostra speranza. Lode e gloria a Te Signore Gesù!