mercoledì 27 giugno 2012

Buon Pastore

Una chiesa antica avvolta in luci soffuse, sessanta fratelli accaldati, ottanta minuti di preghiera che potrebbero sfiancare, affaticare, annoiare. No. Basta un canto di lode e siamo un gregge di pecore al pascolo. In montagna, sento la brezza.
Accaldati, assetati, impauriti dagli strapiombi che sfioriamo saltellando sulle nostre quattro zampe per tutta la settimana. Sì, è inutile nasconderlo: ci siamo persi di nuovo e abbiamo paura. Che pazienza hai, mio caro Gesù! Com'è possibile tenere a bada un gregge composto di sole pecorelle smarrite, Solo tu puoi.Ce ne fosse almeno una che ha tenuto il tuo passo in questi giorni. No.Eppure mercoledì scorso eri stato grande.

E Tu, Buon Pastore, perdoni, dimentichi, ci riprendi sulle spalle, con pazienza infinita.

La nostra anima anela a te, ha sete del Dio vivente. Ci hai ricondotti una ad una alla Tua presenza, vuoi dissetarci con l'unica acqua che sazia ogni sete. L'acqua dello Spirito Santo.
Siamo ancora distratti, impauriti, il pensiero vaga ai problemi che non abbiamo lasciato fuori da questa chiesa-pascolo e Tu già cominci a parlare:"Bevi alla mia fonte, bevi alla mia fonte."
Grazie Signore Gesù, fonte viva. Lode a te, alleluia a te, mio Dio!

Vuoi farlo, desideri farlo con tutte le Tue forze, Impazzito d'amore per noi. Vuoi effondere anche questa sera il tuo Santo Spirito nei nostri cuori, versare Acqua divina ancora e ancora, per sempre, incurante di riempire ogni settimana una bottiglia con il fondo bucato. Te ne freghi di quanto siamo imperfetti, maestro d'amore.

Lava il nostro cuore, riempici di Te. Ed ecco un ruscello, spuntare tra le roccie roventi:
"Chi ha sete venga a me, chi è stanco venga a me!"

"Figli miei, levate i vostri calzari dai vostri piedi, perchè questa sera io Gesù passerò e voglio lavarli come li ho lavati agli apostoli nell'ultima cena voglio perchè oltre al vostro corpo, la vostra anima, voglio purificare anche i vostri piedi."

Lettera di San Paolo ai Colossesi 1, 21-22
E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto.

Ma noi brancoliamo nel buio. Cerchiamo una luce in fondo o qualcosa presso cui sostenerci. Il Signore ci dice:"Non temere figlio, non temere figlia, io ti sono accanto come baluardo, sono la roccia salda alla quale vuoi aggrapparti, non voltarti né a destra né a sinistra ma seguimi. Seguimi, metti le tue orme nelle mie orme e non temere perchè non ti lascierò."


"Io sono il vivente, se tu vivi è perchè io vivo."

Vogliamo chiederti il dono dello Spirito, la sua potente unzione. Vieni Spirito Santo, inonda i cuori, le debolezze, le gioie con l'acqua divina. Vieni Spirito di Dio. Vieni Spirito, vieni Spirito scendi su di noi!

La fiamma dello Spirito Santo si posa su ciascuno di noi.

"Canta canta io ti ho unto" dice il Signore
"Nuovi carismi nasceranno da questa preghiera."

Noi tutti siamo in cammino verso la terra promessa. Lo Spirito Santo ci dice:
"Allietate questo viaggio con danze e canti di gioia, con atti d'amore verso i fratelli e ogni tipo di preghiera, continua e incessante si elevi verso di Lui, perchè Lui è il vostro Dio, il vostro Signore, il vostro Tutto."

Per chi si fosse sintonizzato soltanto in questo momento, ecco questo è tutto. Tutto, duemila pagine di Bibbia, duemila pagine di Cristianesimo in 80 minuti di accaldata preghiera. Non ti sei perso niente che tu non possa ritrovare, anche se hai passato quarant'anni a brancolare in un deserto credendo che fosse un pascolo e dunque, per forza, sei deluso e... hai sete.
In pochi minuti Dio ci ha raccolto, ha perdonato, ha dissetato, confortato, predicato. Ci ha insegnato a guardare a lui, camminare con gioia, amore verso i fratelli, sempre nella preghiera.
La vita non è la Terra Promessa, non è il Paradiso, ma nemmeno un gioco meschino in cui dobbiamo cavarcela da soli: c'è Lui accanto a noi, Dio.
Amen!

mercoledì 20 giugno 2012

Donaci uno Spirito di gioia


Vogliamo metterci davanti alla Signoria di Gesù e lasciarci abbracciare dal Suo amore. Vogliamo rivestirci della veste della gioia, quella stessa veste donataci il giorno del nostro Battesimo, segno di purezza, poiché per mezzo di Gesù Cristo siamo stati liberati dal peccato.
Svegliamo il nostro spirito dall'inerzia, dalla pigrizia, dall'angoscia, dalle fatiche del quotidiano e lodiamo, ringraziamo e benediciamo Colui che è degno di ogni lode. Gesù è gioia ... è amore ... è pace… Se siamo con Lui, non dobbiamo temere nulla! Svestiamoci di tutto ciò che non Gli appartiene e chiediamoGli con fede il dono della gioia e che venga ad aprire i nostri occhi, specialmente quelli del cuore per poterLo vedere; vedere il Suo volto Santo, sentire il Suo abbraccio, sentire il Suo inesauribile amore per noi. Invochiamo la Sua presenza con lodi e canti, il Signore Gesù non tarda ad arrivare tra noi e ci invita per mezzo di un fratello ad essere gioiosi perché Egli è il nostro Dio e ancora ci parla attraverso la Parola di Giovanni 20, 19-22:

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!".
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo.
Gesù come con i discepoli, si ferma dinnanzi a noi e ci dice: “Pace a voi!” .
Grazie Signore Gesù per esserti fermato da ciascuno di noi questa sera per donarci la Tua pace e la Tua gioia. Tu hai ascoltato la nostra richiesta, ma ancora ti vogliamo chiedere all'unisono di alitare su di noi per ricevere in dono lo Spirito Santo. Vieni Spirito di Dio, muoviti in noi, tocca il profondo del nostro cuore, la nostra vita con il Tuo amore … Lo invochiamo dapprima su noi stessi e poi sul fratello o sulla sorella che abbiamo accanto. Lo Spirito del Signore ci dona una nuova veste splendente e lucente e ancora ci risponde con la Parola di Luca 15, 20-24:

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figliol prodigo siamo tutti noi che ritorniamo al Padre perché mortificati per esserci allontanati da Lui ed Egli ci viene incontro con amore e ci dona la veste più bella, ci mette l'anello al dito per fare festa perché eravamo tristi ed ora siamo ritornati a vita nuova nella gioia.

Grazie Signore Gesù per quanto di bello hai fatto questa sera!

mercoledì 13 giugno 2012

Unzione di Spirito Santo

"Figli miei, voi che mi avete conosciuto da vicino, voi che sapete quanto è grande il mio amore, non temete, non abbiate paura ad annunciare a tutti che io sono il Sighnore , io sono il Dio che perdona, il Dio che ama, il Dio che salva. Non tememete perchè io sono sempre con voi e in quel momento e vi darò forza amen."

"Ho preso io il tuo cuore, è tra le mie mani, lo sto scaldando lo sto trasformando, non aver paura perchè alla fine di questa preghiera lo rimetterò al suo posto."

"Ora che ho preso il tuo cuore non temere: tu me l'hai offerto e io te lo ridarò. Non ti ho mandato un angelo nero ma un angelo bianco perchè tu possa credere in me, non temere cammina nella mia luce è la luce dell'angelo."

Romani, 1 16-17
Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.

Ecco cosa succede al culmine delle nostre preghiere del mercoledì: lo Spirito di Dio viene tra noi e dona parole che colpiscono dentro. Questa volta avevamo cominciato ricordando le parole di preghiera offerte da Padre Cantalamessa domenica scorsa, durante la convocazione regionale: 
"Signore, nel nome di tuo figlio Geù, donami l'unzione del tuo Spirito."

E così le abbiamo ripetute, prima dicendole a noi stessi, poi rivolgendoci al fratello accanto a noi. E' stato un grande inizio di preghiera. E' stato subito chiaro che il Padre ci avrebbe ascoltato, che lo Spirito Santo sarebbe venuto a visitare i cuori di ciascuno.
L'attesa è stata breve: giusto il tempo di rpesentare al Signore i nostri cuori angosciati, carichi di problemi, fiduciosi che lo Spirito può tutto, dunque può perdonare, liberare, guarire, salvare, santificare chi lo chiede con animo sincero a Dio Padre.

La chiesa della nostra preghiera diventa un Cenacolo, lo Spirito Santo è sceso su di noi come lingue di fuoco, per rinnovare le nostre vite.
Vi chiederete: ma perchè ogni mercoledì avete così tanto bisogno dell'amore di Dio? Non aveva ricevuto le stesse dosi di unzione santa, di perdono, di liberazione soltanto sette giorni fa? L'amore di Dio funziona a tempo? O siete voi che siete così deboli da perdervi in soli sette giorni tutte le grazie che ricevete ogni mercoledì?

Io dico che è come la manna, il pane che cadeva dal cielo sul deserto. Durava un giorno soltanto, poi diventava immangiabile. La vita su questa terra è un deserto, un lungo viaggio verso la Terrra Promessa e dunque ci vuole la manna. Il nostro è un Dio meraviglioso, ma anche molto geloso, desidera saziare la nostra fame ogni giorno, desidera vederci tornare puntuali ai suoi piedi a chiedere il pane quotidiano, la vita, ogni giorno, come fanno i bambini con i genitori. Avete mai visto un bimbo chiedere alla mamma la certezza del cibo per i prossimo quindici anni? No, dunque ecco perchè ogni settimana i nostri cuori hanno bisogno delle cure amorevoli del nostro Dio.

Grazie Signore Gesù, grazie Maria, mamma celeste.

domenica 10 giugno 2012

Padre Cantalamessa alla convocazione RnS del Piemonte

Di seguito trovate le registrazioni delle catechesi di Padre Raniero Cantalamessa che ho raccolto alla convocazione regionale del nostro movimento. 
Si tratta di un insegnamento (diviso in due parti) e dell'omelia che il padre ha tenuto durante la S. Messa.



mercoledì 6 giugno 2012

La regalità di Gesù Cristo

Questa sera è il primo mercoledì del mese e il nostro gruppo si prepara per l'Adorazione Eucaristica.
Ci mettiamo alla presenza di Dio facendo qualche momento di lode comunitaria, consegnamo a Gesù le chiavi per aprire le porte del nostro cuore, specialmente quelle porte che non desideriamo aprire e invochiamo che venga proprio a visitare le parti più profonde e desiderose di essere guarite e purificate, consolate e fortificate.
Il Signore Gesù non ha bisogno di tante parole, non occorre che ci esprimiamo con un linguaggio particolare, tanto Lui sa già cosa il nostro cuore desidera, conosce la nostra vita, i nostri affanni, le nostre difficoltà quotidiane, le nostre sofferenze, ecc ... Ci chiede solamente di donarGli ciò che siamo, di abbandonarci interamente a Lui, lasciare che prenda in mano il timone della nostra vita e che Lo seguiamo con fiducia e semplicità di cuore.

Ora Gesù è tra noi attraverso l'Ostia consacrata. Ogni ginocchio si piega dinnanzi alla regalità di Gesù perchè Egli è il Signore, i nostri occhi siano fissi per contemplarLo e il nostro cuore sia unito al Suo per adorarLo e glorificarLo.

L'ambiente è avvolto da un'atmosfera rilassante, di pace e di silenzio profondo. Si sente proprio che Gesù è vivo e presente in mezzo a noi. Ognuno di noi lo percepisce in maniera diversa e a seconda di ciò che porta nel cuore, la Sua presenza può far scaturire una forte commozione. Tante sono le preghiere e le suppliche che innalziamo al Signore questa sera, chi muovendo solo le labbra, chi nel silenzio del proprio cuore e chi attraverso le lacrime esprime il forte bisogno di avere il Signore vicino a se' .

Intanto i fratelli della musica e del canto ci aiutano a vivere in profondità l'Adorazione intonando alcuni canti.

Il nostro coordinatore ci ricorda che oggi si celebra il Miracolo Eucaristico di Torino avvenuto il 6 giugno 1453 giorno del Corpus Domini. Le truppe armate francesi saccheggiarono la città di Exilles in Francia e rubarono l'ostia consacrata. La rivendettero a Torino, caricandola su di un asino che passando davanti alla chiesa di San Silvestro, stranamente l'animale si fermò gettandosi a terra e non volle più proseguire. L'ostia anzichè cadere a terra, rimase sospesa in aria per un po' di tempo. Solo quando il vescovo alzò in Cielo il Calice, l'ostia vi si depositò. Da qui nacque il canto "Resta con noi Signore".

Grazie Signore Gesù per averci regalato la gioia di stare con Te questa sera. Anche noi ti chiediamo di rimanere con noi Signore Gesù perchè si fa sera. Rimani nelle fatiche di ogni giorno, nelle difficoltà e nella malattia. Rimani nella nostra storia, Tu sei la nostra speranza. Lode e gloria a Te Signore Gesù!