mercoledì 5 settembre 2012

Una nuova primavera

Dopo la pausa estiva di circa un mese e mezzo, ci ritroviamo numerosi al nostro appuntamento del mercoledì più carichi ed energici che mai per poter iniziare un nuovo anno di preghiera in compagnia del Signore che non ci abbandona mai, ma anzì vuole elargire nuove Grazie per tutti noi, continuando a realizzare il Suo disegno per ciascuno.
Ci accogliamo, salutandoci calorosamente nell’amore del Signore e iniziamo la nostra preghiera in cui una prima parte la dedichiamo alla lode comunitaria e la seconda parte faremo una mezz’oretta di adorazione davanti al Santissimo Sacramento.

Innalziamo la nostra lode al Signore ringraziandoLo e benedicendoLo con tutto noi stessi; cantiamoGli un canto nuovo pieno di gioia. Egli questa sera vuole scrivere una storia nuova per ciascuno di noi e per far si che questo avvenga, c’è bisogno che ognuno Gli apra le porte del cuore affinché possa entrare liberamente per abitarvi e riempirci del Suo amore. Il mezzo per aprire il cuore è la lode! Siamo invitati tutti ad aprire le nostre labbra per lodare, ringraziare e glorificare il Signore. Più lodiamo e più il cuore si spalanca alla Grazia e i benefici che ve ne riceviamo sono molteplici.
Il Signore vuole effondere un nuovo spirito di gioia, di pace, di preghiera e di benedizione, ma soprattutto ci vuole donare il Suo grande amore per mezzo dello Spirito Santo per rinnovarci, rialzarci laddove siamo caduti e facendoci risorgere a vita nuova, come Egli stesso è risorto!
Il Signore vuole farci vivere una nuova primavera del Suo amore, dove tutto rinasce e prende vita per portare nuovi frutti alla Sua vigna.
Tutto questo ci viene confermato dalla Parola del Cantico dei Cantici 2, 8-17:

Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.

Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Ora parla il mio diletto e mi dice:
"Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Perché, ecco, l'inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n'è andata;

i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna. 
Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
Il mio diletto è per me e io per lui.
Egli pascola il gregge fra i figli.
Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

e a seguire dal passo di Marco 16, 1-7:

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù.
Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
Esse dicevano tra loro: "Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?".
Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande.
Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.
Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto".

Grazie Signore Gesù per l’amore che vuoi continuamente confermarci e per la Tua risurrezione perché risorgendo Tu, siamo risorti anche noi con Te!

Lode e gloria a Te Signore Gesù!

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