mercoledì 12 ottobre 2011

Adorazione


Non era ancora successo, da quando abbiamo ripreso la preghiera del mercoledì dopo l'estate, ecco la serata dell'Adorazione Eucaristica. E il primo canto è un annuncio, si intitola "Gesù verrà", e noi ci prepariamo. Prepariamo l'aria di questa chiesa, la riempiamo di canto di lode, e così prepariamo ciascuno dei nostri cuori ad accogliere la Sua Presenza. Gesù ci lascia il tempo, trattiene qualche minuto il nostro sacerdote, padre Mimmo, prima di chiamarlo ad esporre il Santissimo Sacramento. I canti di acclamazione si susseguono, poi qualcuno abbassa le luci della chiesa e accende le candele, ed è tutto pronto.
"Noi ti diamo gloria" parte lentamente, appena accennato da Pino, poi ci prende tutti quanti e le braccia si alzano al Cielo ... adorando il nome Tuo. Grande sei tu e stupende cose fai Signore!
La sorella che anima la preghiera chiede a Dio di sgombrare i nostri cuori da qualsiasi cosa che non sia Lui, in modo da poterLo accogliere. Che questa sera possa essere un incontro d'amore, che il Tuo sguardo possa incontrare il nostro sguardo che il Tuo cuore possa posarsi sul nostro cuore.Estraiamo da dentro di noi le nostrte preoccupazioni, le sofferenze, le malattie e le mettiamo ai piedi di Gesù Eucaristia.



Padre Mimmo appare alla destra del'altare, la sua veste è candida, l'espressione è quella seria e distesa dei momenti solenni, gli si legge in faccia il senso di osservanza, il sacro timore, la gioia di essere ministro di Dio. Con gesti calmi si prepara ad incensare il tabernacolo e ad esporre il Corpo di Nostro Signore. L'aria si riempie di incenso, ogni ginocchio si piega nel momento in cui il sacerdote alza il Santissimo Corpo del Signore e lo sistema al centro dell'altare.
Passano minuti di fragoroso silenzio, certo, nella chiesa si sente soltanto l'arpeggio di Pino, ma dentro ciascuno di noi la grazia del Signore irrompe fragorosamente. Vedo occhi chiusi, teste chinate per terra, ma anche volti che fissano il Santissmo, labbra che si muovono mute in chissà quale preghiera personale. E' bellissmo: Gesù vede tutti, accoglie tutti e per ciascuno ha una parola, un'emozione personalissima che ci fa sentire ciascuno come suo unico figlio.

Certe cose non si possono raccontare, sono da provare, da vivere e basta. Almeno una volta nella vita bisogna gustare le lacrime di un'Adorazione, prima di continuare a vivere dicendo che Dio non c'è, o facendo finta che non ci sia. Bisogna metterlo alla prova Gesù. Invocarlo, chiamarlo, cercarlo e solo dopo di questo, se mai Lui non si facesse vivo con te, potrai permetterti di trascorrere la vita dicendo che Dio non esiste; ma vedrai, non succederà, perchè anche tu Gli sei caro come il suo unico figlio. Aspetta soltanto che tu torni a casa, dopo aver sperperato l'eredità altrove. Non preoccuparti per questo: siamo tutti così, Lui è salito sulla Croce proprio perchè siamo tutti così, in un modo o nell'altro.

Grazie Signore per la Tua Presenza, grazie Maria per il dono di Tuo Figlio.
Amen!

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