mercoledì 6 aprile 2011

Signore insegnaci ad amare

Il Signore, questa sera, vuole darci un grande insegnamento spesso difficile da mettere in pratica a causa dei nostri cuori troppo chiusi perchè non abbiamo ancora capito l'amore di Gesù.

Questo insegnamento, o meglio comandamento, che il Signore Gesù ci dona è che ci amiamo gli uni e gli altri come Egli ci ha amato. Impossibile direi, vero? Ogni volta che rifletto questo comandamento, soprattutto prima di confessarmi, mi rivolgo al Padre dicendoGli che questo è il comandamento più difficile che abbia potuto lasciarci, ma non impossibile!

Solo con l'aiuto del Signore noi riusciamo ad amare i fratelli, da soli non possiamo farcela perchè l'uomo è incapace di amare, mentre invece stando con il Signore e aprendo i nostri cuori a Lui ci fortifichiamo di modo che le cose a noi impossibili, con Lui accanto sono possibili.


E' bello Signore quando si sta insieme nel Tuo Amore, quando ci si ama e ci si perdona reciprocamente perchè questo dona gioia e pace nei nostri cuori. Il non perdono dà ai nostri cuori solo tristezza e amarezza e ci rende infelici e lontani da Te.

L'invito di questa sera è rivolto alle nostre famiglie, a quelle situazioni spesso ostili e difficili da risolvere; il Signore chiede di amare per primi i membri delle nostre famiglie e sottolinea l'importanza dell'unità famigliare. Spesso le incomprensioni nascono proprio all'interno della propria famiglia: tra genitori e figli o fratello e sorella, il più delle volte non ci si parla per anni a causa di piccoli malintesi o semplicemente per orgoglio. Ma il Signore ci chiede la conversione del cuore amandoci e perdonandoci.

In segno di questo amore, siamo invitati a prendere per mano il fratello o la sorella che abbiamo accanto, immaginando di prendere per mano i nostri fratelli di sangue o i nostri figli e pensare alle situazioni che ci tengono distanti cantando il canto"Come è bello, come dà gioia che i fratelli stiano insieme ... Ci benedica il Signore dall'alto: la vita ci dona in eterno".

Impariamo a benedire i fratelli anche quando ci fanno dei grossi torti e ad amarli come amerebbe il Signore Gesù.

La preghiera prosegue innalzando le nostre lodi personali a Dio seguita da momenti di silenzio per adorare Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare.

Questo momento di adorazione è accompagnato dal canto "Gesù è la pace". Gettiamo in Lui ogni affanno perchè avrà cura di noi, doniamoGli i nostri cuori e li risanerà, Egli è la pace, la nostra pace.

Questo canto genera una vera e propria preghiera di guarigione, in cui il Signore vuole liberare davvero i nostri cuori da tutto ciò che ci disturba e ci impedisce di vivere nella Sua pace.

A conferma un'immagine donata a un fratello in cui il Signore lega a ciascuno, attorno al collo, un crocifisso in segno che dobbiamo adorare la croce perchè è il segno tangibile del Suo amore per noi.

Inoltre il Signore parla attraverso tre passi biblici: Lc 5,12 Gv 20,19-29 Mt 22,34-40.


Chiediamo allo Spirito Santo di insegnarci ad amare e a perdonare come ha fatto Gesù con noi e a donarci la pace nei nostri cuori perchè Egli è il maestro dei maestri.

Questa sera non poteva mancare la presenza di Maria, nostra madre, con la sua benedizione materna sempre pronta ad intercedere per noi presso suo Figlio Gesù.

Grazie Madre perchè ci hai donato tuo Figlio Gesù, facendo la volontà del Padre, anche soffrendo affinchè si compisse la Scrittura.

Sia lodato Gesù Cristo!

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