mercoledì 13 giugno 2012

Unzione di Spirito Santo

"Figli miei, voi che mi avete conosciuto da vicino, voi che sapete quanto è grande il mio amore, non temete, non abbiate paura ad annunciare a tutti che io sono il Sighnore , io sono il Dio che perdona, il Dio che ama, il Dio che salva. Non tememete perchè io sono sempre con voi e in quel momento e vi darò forza amen."

"Ho preso io il tuo cuore, è tra le mie mani, lo sto scaldando lo sto trasformando, non aver paura perchè alla fine di questa preghiera lo rimetterò al suo posto."

"Ora che ho preso il tuo cuore non temere: tu me l'hai offerto e io te lo ridarò. Non ti ho mandato un angelo nero ma un angelo bianco perchè tu possa credere in me, non temere cammina nella mia luce è la luce dell'angelo."

Romani, 1 16-17
Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.È in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.

Ecco cosa succede al culmine delle nostre preghiere del mercoledì: lo Spirito di Dio viene tra noi e dona parole che colpiscono dentro. Questa volta avevamo cominciato ricordando le parole di preghiera offerte da Padre Cantalamessa domenica scorsa, durante la convocazione regionale: 
"Signore, nel nome di tuo figlio Geù, donami l'unzione del tuo Spirito."

E così le abbiamo ripetute, prima dicendole a noi stessi, poi rivolgendoci al fratello accanto a noi. E' stato un grande inizio di preghiera. E' stato subito chiaro che il Padre ci avrebbe ascoltato, che lo Spirito Santo sarebbe venuto a visitare i cuori di ciascuno.
L'attesa è stata breve: giusto il tempo di rpesentare al Signore i nostri cuori angosciati, carichi di problemi, fiduciosi che lo Spirito può tutto, dunque può perdonare, liberare, guarire, salvare, santificare chi lo chiede con animo sincero a Dio Padre.

La chiesa della nostra preghiera diventa un Cenacolo, lo Spirito Santo è sceso su di noi come lingue di fuoco, per rinnovare le nostre vite.
Vi chiederete: ma perchè ogni mercoledì avete così tanto bisogno dell'amore di Dio? Non aveva ricevuto le stesse dosi di unzione santa, di perdono, di liberazione soltanto sette giorni fa? L'amore di Dio funziona a tempo? O siete voi che siete così deboli da perdervi in soli sette giorni tutte le grazie che ricevete ogni mercoledì?

Io dico che è come la manna, il pane che cadeva dal cielo sul deserto. Durava un giorno soltanto, poi diventava immangiabile. La vita su questa terra è un deserto, un lungo viaggio verso la Terrra Promessa e dunque ci vuole la manna. Il nostro è un Dio meraviglioso, ma anche molto geloso, desidera saziare la nostra fame ogni giorno, desidera vederci tornare puntuali ai suoi piedi a chiedere il pane quotidiano, la vita, ogni giorno, come fanno i bambini con i genitori. Avete mai visto un bimbo chiedere alla mamma la certezza del cibo per i prossimo quindici anni? No, dunque ecco perchè ogni settimana i nostri cuori hanno bisogno delle cure amorevoli del nostro Dio.

Grazie Signore Gesù, grazie Maria, mamma celeste.

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