mercoledì 6 giugno 2012

La regalità di Gesù Cristo

Questa sera è il primo mercoledì del mese e il nostro gruppo si prepara per l'Adorazione Eucaristica.
Ci mettiamo alla presenza di Dio facendo qualche momento di lode comunitaria, consegnamo a Gesù le chiavi per aprire le porte del nostro cuore, specialmente quelle porte che non desideriamo aprire e invochiamo che venga proprio a visitare le parti più profonde e desiderose di essere guarite e purificate, consolate e fortificate.
Il Signore Gesù non ha bisogno di tante parole, non occorre che ci esprimiamo con un linguaggio particolare, tanto Lui sa già cosa il nostro cuore desidera, conosce la nostra vita, i nostri affanni, le nostre difficoltà quotidiane, le nostre sofferenze, ecc ... Ci chiede solamente di donarGli ciò che siamo, di abbandonarci interamente a Lui, lasciare che prenda in mano il timone della nostra vita e che Lo seguiamo con fiducia e semplicità di cuore.

Ora Gesù è tra noi attraverso l'Ostia consacrata. Ogni ginocchio si piega dinnanzi alla regalità di Gesù perchè Egli è il Signore, i nostri occhi siano fissi per contemplarLo e il nostro cuore sia unito al Suo per adorarLo e glorificarLo.

L'ambiente è avvolto da un'atmosfera rilassante, di pace e di silenzio profondo. Si sente proprio che Gesù è vivo e presente in mezzo a noi. Ognuno di noi lo percepisce in maniera diversa e a seconda di ciò che porta nel cuore, la Sua presenza può far scaturire una forte commozione. Tante sono le preghiere e le suppliche che innalziamo al Signore questa sera, chi muovendo solo le labbra, chi nel silenzio del proprio cuore e chi attraverso le lacrime esprime il forte bisogno di avere il Signore vicino a se' .

Intanto i fratelli della musica e del canto ci aiutano a vivere in profondità l'Adorazione intonando alcuni canti.

Il nostro coordinatore ci ricorda che oggi si celebra il Miracolo Eucaristico di Torino avvenuto il 6 giugno 1453 giorno del Corpus Domini. Le truppe armate francesi saccheggiarono la città di Exilles in Francia e rubarono l'ostia consacrata. La rivendettero a Torino, caricandola su di un asino che passando davanti alla chiesa di San Silvestro, stranamente l'animale si fermò gettandosi a terra e non volle più proseguire. L'ostia anzichè cadere a terra, rimase sospesa in aria per un po' di tempo. Solo quando il vescovo alzò in Cielo il Calice, l'ostia vi si depositò. Da qui nacque il canto "Resta con noi Signore".

Grazie Signore Gesù per averci regalato la gioia di stare con Te questa sera. Anche noi ti chiediamo di rimanere con noi Signore Gesù perchè si fa sera. Rimani nelle fatiche di ogni giorno, nelle difficoltà e nella malattia. Rimani nella nostra storia, Tu sei la nostra speranza. Lode e gloria a Te Signore Gesù! 

Nessun commento:

Posta un commento