mercoledì 20 giugno 2012

Donaci uno Spirito di gioia


Vogliamo metterci davanti alla Signoria di Gesù e lasciarci abbracciare dal Suo amore. Vogliamo rivestirci della veste della gioia, quella stessa veste donataci il giorno del nostro Battesimo, segno di purezza, poiché per mezzo di Gesù Cristo siamo stati liberati dal peccato.
Svegliamo il nostro spirito dall'inerzia, dalla pigrizia, dall'angoscia, dalle fatiche del quotidiano e lodiamo, ringraziamo e benediciamo Colui che è degno di ogni lode. Gesù è gioia ... è amore ... è pace… Se siamo con Lui, non dobbiamo temere nulla! Svestiamoci di tutto ciò che non Gli appartiene e chiediamoGli con fede il dono della gioia e che venga ad aprire i nostri occhi, specialmente quelli del cuore per poterLo vedere; vedere il Suo volto Santo, sentire il Suo abbraccio, sentire il Suo inesauribile amore per noi. Invochiamo la Sua presenza con lodi e canti, il Signore Gesù non tarda ad arrivare tra noi e ci invita per mezzo di un fratello ad essere gioiosi perché Egli è il nostro Dio e ancora ci parla attraverso la Parola di Giovanni 20, 19-22:

La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!".
Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi".
Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo.
Gesù come con i discepoli, si ferma dinnanzi a noi e ci dice: “Pace a voi!” .
Grazie Signore Gesù per esserti fermato da ciascuno di noi questa sera per donarci la Tua pace e la Tua gioia. Tu hai ascoltato la nostra richiesta, ma ancora ti vogliamo chiedere all'unisono di alitare su di noi per ricevere in dono lo Spirito Santo. Vieni Spirito di Dio, muoviti in noi, tocca il profondo del nostro cuore, la nostra vita con il Tuo amore … Lo invochiamo dapprima su noi stessi e poi sul fratello o sulla sorella che abbiamo accanto. Lo Spirito del Signore ci dona una nuova veste splendente e lucente e ancora ci risponde con la Parola di Luca 15, 20-24:

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.
Il figliol prodigo siamo tutti noi che ritorniamo al Padre perché mortificati per esserci allontanati da Lui ed Egli ci viene incontro con amore e ci dona la veste più bella, ci mette l'anello al dito per fare festa perché eravamo tristi ed ora siamo ritornati a vita nuova nella gioia.

Grazie Signore Gesù per quanto di bello hai fatto questa sera!

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