mercoledì 26 gennaio 2011

La vocazione al servizio

Questa sera la nostra chiesa si riempie lentamente, torniamo alla nostra preghiera dopo la bella esperienza ecumenica di una settimana fa. Il gruppo di animazione appronta la strumentazione, si provano i microfoni come prima di una bel concerto dal vivo e si parte: iniziamo tutti insieme a lodare e a predisporre il cuore per l’incontro con il Signore.






Un pastore inizia la preghiera di lode:

“Lode a te Gesù per la tua vita data per noi, lode a te perché sei il Risorto, il vivente. Lode a te perchè sei nel cuore di ogni uomo.”
Esplode la lode comunitaria.

Un fratello dice “Abbiamo cantato Signore Gesù “voglio seguirti sempre”, allora, chi ha questo desiderio, questa intenzione, alzi le braccia al cielo in questo momento e dica “Signore voglio seguirti ora e sempre”. Signore ognuno di noi ti vuole seguire perchè incontrando te, Gesù, abbiamo incontrato la gioia vera. Con te abbiamo incontrato la pace, abbiamo incontrato la via, la verità e la vita. Allora Signore vogliamo gioire tutti insieme nel tuo nome Santo e seguirti attraverso il dono della lode. Vogliamo dirti Alleluia a te Gesù, vogliamo invocare con gioia il tuo nome e dirti grazie per questo giorno, grazie per questo gruppo, grazie per ogni fratello e sorella che questa sera è qui presente, anche quelli non presenti, li mettiamo nel tuo cuore, vogliamo che gioiscano da casa, dove si trovano, vogliamo dirti grazie. Lode e gloria al tuo nome. Vogliamo farlo assieme fratelli e sorelle con la gioia. Gesù oggi ci invita a provare gioia nel cuore, vuole portare la gioia vera, noi vogliamo aprire il nostro cuore a te, Gesù, e dirti grazie per questa gioia. Lode e gloria al tuo nome.





Inizia un bel carosello di lodi spontanee:

Benedetto il tuo nome Santo

Lode a te Signore

Lode al tuo nome

Alleluia e te Gesù

Grazie o Signore che hai trasformato il mio lutto in danza

Lode e gloria a te Gesù che mi hai chiamato per nome

Grazie perchè hai trasformato la mia tristezza in gioia

Benedetto il giorno che ti ho incontrato, Signore, ti ho cercato, ma poi mi hai chiamato e io ti ho risposto “Eccomi, Signore, sono la tua serva, fai di me la tua volontà. Sii benedetto per questo, Signore”

Gloria a te Signore Gesù che hai messo la tua gioia nei nostri cuori

Grazie , Signore Gesù, perché la tua presenza è viva in mezzo a noi, noi siamo qui per ringraziarti, per lodarti per tutto quello che hai fatto per noi, grazie per la tua presenza.

Lode e gloria Signore Gesù perché sei grande

Quando abbiamo, o Signore, qualche malessere ricorriamo subito a qualche medicina che ci possa guarire e quando questa medicina comincia a farci effetto cominciamo a stare bene e siamo trasformati fisicamente, ma questa sera, o Signore, la nostra medicina sei stato tu. Sei venuto dentro di noi, Ma l'effetto l'abbiamo sentito subito perché tu ti sei fatto vivo davanti ai nostri occhi con questi canti, con queste espressioni e noi vogliamo dirti grazie per quello che tu fai per ciascuno di noi, ti lodiamo, ti ringraziamo.

Lode a te, signore Gesù, perchè tu ci parli ogni giorno attraverso la parola che è vita per ognuno di noi, che ci aiuta a crescere nella vita quotidiana.

Quando siamo alla tua presenza, Signore, nei nostri cuori metti la gioia, la pace. Grazie per ciascuno di noi, Gesù. Voglio renderti grazie per tutto quello che fai per noi.

Ti voglio fare un ringraziamento particolare, o signore, per i nostri sarcedoti, per don Eddy perchè è con noi, perchè vuole gioire con noi. Ti lodiamo e ti ringraziamo per questa grazia.

A questo punto un pastore introduce l'invocazione dello Spirito Santo: Vieni Santo Spirito, vieni a rinnovarci, farci creature nuove in te, in Cristo. Santo Spirito elabora in noi un nuovo cammino, una nuova vita, una nuova apertura. Tu sei il Cristo di ieri, di oggi e di domani. Vieni Spirito Santo e fai di noi una comunione, secondo il tuo amore, rendici degni di poterci chiamare cristiani, di poter portare questo nome senza vergognarci, senza portare scandalo. Vieni nella tua semplicità, nel tuo amore, con la tua parola, con la tua unzione e vieni a riempirci con la tua acqua, dell'acqua di Cristo. Siamo stati immersi nell'acqua del battesimo e siamo stati salvati per mezzo del suo sangue. Ora se vogliamo possiamo essere tuoi. Vieni Spirito Santo.




Una sorella dice: Sento nel mio cuore che il Signore dice ad ognuno di noi “Venite figli a bere la mia acqua stasera. Una sorgente di vita nuova. Venite a dissetarvi perchè stasera sarete purificati. Amen."

Un pastore dice: Chi vuole essere mio discepolo prenda la sua croce e mi segua e conoscerà la felicità sulla terra e nell'altra vita per sempre.

Un fratello replica: a conferma Gesù donava ad ognuno di noi una veste nuova. La veste della gioia la faceva indossare ad ognuno di noi come segno dell'inizio del nuovo cammino nella gioia e ci chiedeva di essere testimonianza vera attraverso questa veste nei nostri luoghi, casa, lavoro e chiedeva di dire a coloro che incontriamo che Gesù è il solo Signore. Amen

Un altro pastore: C'è una parola da Matteo 24, 42-43.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.

A questo punto Gemma, la nostra coordinatrice, prende la parola per introdurre un tema che ci accompagnerà nelle prossime settimane: il rinnovo del Pastolare del Gruppo



Questa sera abbiamo siamo benedetti dalla presenza di un sacerdote, che accetta con entusiasmo l'invito di Gemma ad integrare quanto la sorella ha appena enunciato





La preghiera si conclude con la benedizione di Don Edi, ciascuno rientra nella propria casa meditando nel cuore l'invito della nostra corodinatrice a compiere un passo di discernimento in vista del rinnovo del pastorale: ciascuno è invitato a portare il suo contributo: con l'aiuto della preghiera e l'aiuto dello Spirito Santo riusciremo a capire dove, come, il Signore ci vuole presenti per servire i fratelli del gruppo.




domenica 23 gennaio 2011

Intenzioni di preghiera

Siamo lieti di annunciare che abbiamo inaugurato una nuova sezione del nostro diario: una pagina in cui raccoglieremo le intenzioni di preghiera dei visitatori del sito che saranno affidate ai fratelli e alle sorelle che, all'interno del nostro gruppo, offrono un servizio di intercessione. Trovate la pagina dedicata nel menù a fianco o seguendo questo link.

mercoledì 19 gennaio 2011

Preghiera ecumenica

Questa sera il nostro gruppo"Regina degli Apostoli" è invitato dal parroco don Riccardo della SS.Trinità, a partecipare alla celebrazione ecumenica della Parola di Dio, guidando l'assemblea con alcuni canti tratti dalla raccolta "Nella casa del Padre" e altri dalla raccolta "Rinnovamento nello Spirito".

La preghiera ecumenica di questa sera riunisce i fratelli delle varie confessioni cristiane nella comune ricerca della verità e della concordia, prendendo come riflessione il brano tratto dagli Atti degli Apostoli 2,42: " Uniti nell'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera".

Le riflessioni sulla Parola di Dio che viene proclamata, sono proposte dal pastore Paolo Ribet titolare della chiesa valdese di Torino e da don Michele Roselli presbitero della chiesa cattolica.

Accogliamo il parroco don Riccardo e i predicatori, iniziando la preghiera con le parole del profeta, con il canto alla Città Santa "Alzati e risplendi".





Al termine del canto, il parroco saluta con il segno di croce i predicatori e tutta l'assemblea, introducendo così il canto d' invocazione allo Spirito: Vieni Santo Spirito, vieni Tu sei la luce, vieni fuoco ardente, vieni ad infiammar.



Proclamazione della Parola di Dio: Atti degli Apostoli 2, 42-47 :


Essi ascoltavano con assiduità l'insegnamento degli apostoli,



vivevano insieme fraternamente, partecipavano alla Cena del Signore e pregavano insieme.



Dio faceva molti miracoli e prodigi per mezzo degli apostoli: per questo ognuno era preso da timore.



Tutti i credenti vivevano insieme e mettevano in comune tutto quello che possedevano.



Vendevano le loro proprietà e i loro beni e distribuivano i soldi fra tutti secondo le necessità di ciascuno.



Ogni giorno, tutti insieme, frequentavano il Tempio. Spezzavano il pane nelle loro case e mangiavano con gioia e semplicità di cuore.



Lodavano Dio ed erano ben visti da tutta la gente.



Di giorno in giorno il Signore aggiungeva alla comunità quelli che Egli salvava.




Ciò che emerge da questo passo, commenta don Michele Roselli, è che tutti noi siamo chiamati a percorrere la via dell'unità fraterna come questa comunità di Gerusalemme, vivere nella semplicità e nella gioia, mettendoci al servizio degli altri, condividendo tutto.


Lettura dal libro di Isaia 58, 6-10:



Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio.



Il predicatore evangelico Paolo Ribet commenta il brano, ricordando che in passato la Parola di Dio era oggetto di divisione e scontro tra i vari popoli, ma lo scopo di Dio è quello di utilizzare la sua Parola come mezzo di incontro, di condivisione e di amore. Ci invita proprio a sforzarci a vivere la nostra quotidianità con umiltà, come un servizio che facciamo non per noi stessi, ma per gli altri tendendo verso l'unità fraterna, all'amore degli uni verso gli altri e riuscire ad accogliere il fratello o la sorella appartenente ad un' altra cultura, con fiducia e non con diffidenza e paura.
Solo così si potrà realizzare l'unità che Cristo ci ha comandato.


Durante l'offertorio il nostro gruppo propone il canto "Dio è Amore".



La preghiera ecumenica si conclude con la benedizione da parte dei predicatori e del parroco e con il canto " Alza i tuoi occhi".




mercoledì 12 gennaio 2011

Una nuova Pentecoste

Questa è la gente che loda il Signor, questa è la gente che ha la gioia, che ha la fede e che loda il Signor...
Le mie mani sono piene di benedizioni, il fratello che tocco guarito sarà, le mie mani sono piene di benedizioni.

E' con questi canti che la preghiera di questa sera prende inizio ...

Canti gioiosi che iniziano a scaldare l'ambiente e i cuori di tutti noi presenti, canti che allo stesso tempo ci invitano ad aprire i nostri cuori completamente a Gesù; a lasciare tutti i pensieri negativi con cui siamo arrivati e ad abbandonarci alla gioia "contagiosa" di Gesù, che Lui solo può donare perchè Gesù il Signore è Gioia!

Da questo invito si innalzano con potenza le lodi di ringraziamento di tutta quanta l'assemblea, introducendo così i canti " Ti esalto Dio mio Re" e "Sii esaltato, Signore". A questo punto la preghiera prende forma, diventa sempre più unanime, assidua e concorde, un continuo filo diretto tra chi la anima e chi la vive dal posto.

Lo Spirito Santo è colui che tiene in mano le redini e noi che ci lasciamo guidare portandoci verso l'unità vera. Fino a quel momento eravamo fratelli che venivano da strade diverse, eppure stavamo insieme, con stati d'animi differenti, eppure si pregava insieme. Lo Spirito Santo è disceso nel momento in cui l'umiltà crea la fraternità e i nostri cuori si sono aperti come vele al vento innalzandoli al Signore.

Siamo invitati a ripetere più volte " Mio Signore e mio Dio" facendo rievocare un canto antico e dolcissimo " Tu sei mio, sono tua ...", ripetuto a voci alterne, giubilando con il cuore ciò che non può essere detto con le parole, attraverso il canto in lingue.

Ci prepariamo per l'invocazione dello Spirito Santo affinchè scenda su ciascuno di noi e su tutta l'assemblea per fonderci, plasmarci, riempirci, usarci. Lo Spirito Santo è sceso con potenza su di noi ungendoci, invitandoci a rallegrarci ed esultare con canti di gioia la gloria del Signore perchè ci ha salvati, confermato dal passo di Isaia 35 e ancora con gli Atti degli Apostoli 1, 6-8 e Zaccaria 13.

A conferma di tutto un' immagine, donata a una sorella, di un ciabattino che cambia a ciascuno di noi le scarpe vecchie con quelle nuove, in segno che il Signore dona una nuova vita nello Spirito a ciascuno perchè il nostro cammino con il Signore è individuale e personale.

Isaia 35, 1-6
Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa. 
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saròn.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio. 
Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
"Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". 
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.

Zaccaria 13, 8-9
In tutto il paese,
- oracolo del Signore -
due terzi saranno sterminati e periranno;
un terzo sarà conservato. 
Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome e io l'ascolterò;
dirò: "Questo è il mio popolo".
Esso dirà: "Il Signore è il mio Dio".

Atti degli Apostoli 1,6-8
Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?". Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra".

Ringraziando il Signore di quanto ci ha donato gratuitamente questa sera, siamo invitati a danzare, prendendoci per mano, cantando con gioia quanto il Signore ha fatto per noi.

"Rimani con noi" è il canto ultimo di questa splendida serata.

Ringrazio personalmente il Signore del dono della gioia che ha messo nei nostri cuori questa sera, permettendo la venuta dello Spirito Santo per santificarci, purificarci e infiammarci con il suo infinito Amore. Signore mi sento di dirti con sincerità: " Rimani con noi, non ci lasciare! Sono i tuoi doni, le tue virtù, i tuoi frutti di cui noi abbiamo bisogno. La tua Parola prende vita quando parli, lasciandoci disarmati.

Lode e gloria a te, Gesù. Amen.

mercoledì 5 gennaio 2011

Adorazione Eucaristica


Eccoci al primo mercoledì dell'anno 2011! E' anche la vigilia dell'Epifania di Nostro Signore. Ci si accoglie l'uno con l'altro e ci si abbraccia come sempre con gioia, pieni di aspettative per la serata che sta per iniziare ...

L'ambiente chiesa è come sempre molto freddo e ci si inizia a scaldare con canti gioiosi che sfociano in sentite e tenere lodi di ringraziamento. Siamo invitati tutti a non lasciare le nostre bocche chiuse, bensì a dare lode e gloria a Colui che solo le merita perchè è il Signore della nostra vita, il nostro Creatore! Nel mentre si invita a farlo, le voci di tutti si mescolano quasi a formare un'unica voce diventando sempre più forte ed energica, trasformandosi da una lode singola ad una lode unica e universale, un cuor solo, un'anima sola.




A questo punto, ci si prepara per l'adorazione Eucaristica. E' un momento di incontro cuore a cuore con il Signore, costituito di momenti per chiedere perdono dei nostri peccati, per ringraziarlo dei doni che ci da', per chiedere le grazie di cui abbiamo bisogno e per adorarLo e benedirLo.


Personalmente trovo che l'adorazione sia un momento davvero speciale e intimo con il Signore, il quale mi da' una forte emozione e gioia nell'incontrarLo perchè è vivo ed è lì pronto a tendere l'orecchio all'ascolto. E ascolta sul serio!


Si conclude l'adorazione con il canto " Maestà" in segno di ringraziamento e riconoscenza e con il canto ultimo " Gesù mio buon pastore".