mercoledì 21 novembre 2012

l'abbraccio di Gesù

Succede di trovarci ripiegati su noi stessi, senza più voglia di pregare, di testimoniare, ci sentiamo tristi, senza più la forza di lottare. In quei casi cosa fai se non puoi correre tra le braccia di Dio? Corri, corri e da qualche parte arrivi, allarghi le tue braccia perché non puoi farne a meno, ma rischi di abbracciare qualcosa che sembra bellissimo, ma invece ti ruba anche quel poco di vita che ancora hai addosso.
Gesù sa che la vita é portare la croce, conosce il dolore, ci dona l'amore capace di farci superare anche i momenti peggiori.
É di nuovo mercoledì sera. Arriva la gioia, arriva la pace! Svegliati mio cuore! Svegliati al dono dell'amore, al dono della gioia, della pace. Adesso posso sfogare il mio bisogno di bellezza perché sono ai piedi del mio Dio
Vieni a regnare dentro di noi Signore.
La nostra preghiera inizia subito in canto di lode, é il nostro richiamo a Dio. Lui non si fa attendere, dona subito parole profetiche a due sorelle.

"Venite, figli miei, voi che siete affaticati, assetati, venite a riposare nei verdi pascoli del mio amore eterno. Venite a dissetarvi dell'acqua della mia sorgente, sarete ristorati. Venite a riposare all'ombra delle mie ali. Perché io sta sera vi voglio cambiare, voglio farvi creature nuove, vi voglio dare una nuova veste..."

"Abbiate la fede del centurione e sarete salvi."

Un fratello riceve l'immagine di un grande fuoco, attorno al quale siamo tutti raccolti, mano nella mano. Dal fuoco uscivano delle scintille, le parole dei canti di lode che abbiamo intonato e salivano verso il cielo. Siamo contenti, i nostri volti si aprono al sorriso. Tutti insieme invochiamo lo Spirito Santo e riceviamo parole profetiche

Matteo 13, 44-45
Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. 

Lettera agli Ebrei 13, 20-21
Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un'alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. 

Signore se ripensiamo al giorno santo e benedetto in cui ti abbiamo incontrato, al momento in cui ti sei lasciato incontrare da noi la nostra gioia è incontenibile, perché solo tu in quel momento potevi trasmettere una gioia tanto grande. Da quel momento la morte si è trasformata in vita, siamo passati dalle tenebre alla luce. Tu hai cambiato la nostra vita, ci siamo sentiti amati.
Questa sera Gesù ci invita e rivivere quel momento, ma anche a incontrarlo in un modo nuovo: è qui presente e ha le braccia spalancate verso ciascuno di noi.  Gesù è qui e ci sta chiedendo di corregli incontro, perchè vuole un nuovo incontro con noi. É venuto questa sera per ridonarci la vita, per farci rivivere l'incontro con Lui che ha cambiato la nostra vita. Per riprendere una nuova vita spirituale. 
Spalanchiamo le nostre braccia, usciamo dai nostri sepolcri e diciamo con gioia di  appartenere soltanto a lui. Ci sta abbracciando e sta tracciando una nuova strada, quella della salvezza, della preghiera, dell'eucarestia, della riconciliazione, la strada dell'amore.
Accompagnati da un canto dolcissimo ci abbandoniamo all'abbraccio di Gesù
 
A te mio Dio affido me stesso, con ciò che sono
nelle tue mani, 
io sono tuo, per sempre
io credo in te Gesù,
appartengo a te Signore
per questo io vivrò
per te io canterò con tutto il cuor.
ti seguirò ovunque tu andrai.
camminerò nelle tue vie

Tornerò, dice il Signore, tornerò a rinnovare la mia terra che il mare sta distruggendo. Verrò a fermare le acque, verrò a fermare le tempeste, perché é la mia terra e io devo salvare il popolo che io amo. E tutti risorgerete con me su questa terra.

Questo é il racconto dei nostri mercoledì sera, la breve cronaca dei novanta minuti in cui segnamo una quantità incredibile di goal alzando le braccia al cielo, chiedendo al Signore di rinnovare la nostra vita. Lui è il capitano e noi vinciamo sempre, perché il nemico non entra mai nemmeno in campo.

Grazie Gesù, grazie Maria per la tua continua intercessione. Amen

4 commenti:

  1. Grazie x quello che avete scritto. Me lo stampo sul cuore!!!! Lucia

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    1. Grazie a te per la visita. Che Dio ti benedica. A presto.

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  2. Cosa dobbiamo fare quando qualcuno che amiamo sta morendo? Io piango tanto poi penso che se avro' fede lo rivedro' ma e' dura l'idea di starci senza x cosi tanto tempo..ho paura di perdermi nella mia angoscia e nelle mie lacrime. Lucia

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    1. Lucia, perdonami, sono stato via qualche settimana. Non ci rimane che offrire le nostre sofferenze a Cristo, unirle alle Sue. C'è la resurezione, dopo ogni passione, abbandoniamoci tra le Sue braccia.

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