domenica 27 gennaio 2013

sofferenze gioiose

Apri le nostre bocche Signore, apri i nostri cuori, i nostri occhi.
Vogliamo innalzare le nostre mani al cielo per onorare la tua presenza, perchè hai spezzato le nostre tristezze e hai aperto i nostri cuori alla tua gioia. La gioia di Gesù ci pervade e per questo vogliamo lodare il nostro Signor, perchè tu sei il signore, di ogni cosa sei il re.
E sei il re anche dei nostri dolori. Quelle cose che tante volte non riusciamo a capire, le sofferenze contro cui ci arrabbiamo,  e ci chiediamo perchè, come mai, proprio a noi, devono capitare. Questa sera il Signore vuole rispondere a questa domanda.
Noi lo invochiamo, gli chiediamo di farci conoscere il suo volto, di non nascordersi, di farci conoscere le sue vie, perchè possiamo percorrerle. Chiediamo di donarci l'acqua della sua fonte, per poterci dissetare in eterno. Manifesta la tua guarigione su ciascuno di noi, abbiamo bisogno di te, Signore.
Tu non sei venuto per i sani, ma per i malati, e quei malati questa sera siamo noi. Ti vogliamo presentare tutto ciò che portiamo nel cuore, le ferite, le situazioni difficili. Per te nulla è impossibile.

Invochiamo tutti insieme lo Spirito Santo. Vieni Santo Spirito, vieni Spirito di guarigione, Spirito di liberazione, Spirito di pace.Cantiamo vieni spirito, vieni spirito, scendi su di noi. E Gesù mostra il suo volto, un lato del volto che noi molte volte non vorremo vedere. Ma ci spiega con infinita dolcezza , con semplice chiarezza. Ci dona la risposta alla domanda con cui siamo entrati in chiesa questa sera: perchè il dolore? Che senso ha il dolore?

Gesù risponde donando un'immagine ad una sorella. La venuta di un angelo con una ciottola piena d'acqua: sono le lacrime di Gesù versate nell'orto degli Ulivi, quando vide tutta la sofferenza che avrebbe dovuto subire. Poi la ciottola si riempie di altre lacrime: di quando Giuda lo baciò, e ancora quelle di quando Pietro lo rimmegò per tre volte. Queste lacrime vengono portate a noi come un disinfettante per guarire le nostre ferite infette, affinchè attraverso le lacrime di Cristo noi possiamo guarire. Poi venivano portate le bende impregnate di sangue della veste di Gesù quando portava la Croce, strappategli di dosso. E mentre Gesù in croce grondava sangue dalle mani e dai piedi, queste bende si impregnavano ancora di più del suo sangue. Infine, quando fu deposto dalla croce, tolta la corona di spine, Maria col suo manto gli asciugava il sangue. Questa sera anche questo manto è stato portato a noi.
Gesù ci vuole dire che con la sua sofferenza vuole consolare i nostri cuori. Per salvarci ha dovuto vivere tutto questo e ciascuno di noi quando vive la sofferenza deve comprendere che questo fa parte del piano di Dio, perchè se Gesù si fosse rifiutato di soffrire, noi non saremo salvi e, come dice San Paolo, le nostre sofferenze completano quelle di Cristo. 
Sono dunque sofferenze gioiose.

Un fratello conferma con l'immagine di Gesù che avvolgeva ciascuno di noi con un grande manto.E un altro riceve una parola dal Vangelo di Matteo.

Matteo 20, 29-31
Mentre uscivano da Gerico, una gran folla seguiva Gesù. Ed ecco che due ciechi, seduti lungo la strada, sentendo che passava, si misero a gridare: "Signore, abbi pietà di noi, figlio di Davide!". La folla li sgridava perché tacessero; ma essi gridavano ancora più forte: "Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!".
Il Signore ci vuole dare la vista, vuole liberarci dalle preoccupazioni , dai pensieri, Perchè Gesù ci vuole completamente per sè, è un Dio geloso, è fatto così il Dio che ci ha amato sino a dare la vita per noi.

I ciechi ritrovano  la vista toccando la veste di Gesù.

Grazie, Signore, ci hai donato la vista sul motivo del dolore, ci hai donato la cura, avvolgendoci con  il tuo manto e con quello della nostra madre Maria. Amen


Proseguono gli insegnamenti del seminario di vita nuova. Questa sera la sorella Maria Catena ci presenta il tema della conversione. Trovate qui di seguito la registrazione audio del suo intervento.






mercoledì 16 gennaio 2013

la fede in Dio

Grande è l'amore di Dio!
Con quesata canzone iniziamo la preghiera di questo mercoledì, ma prima di rivolgerci a Lui, incominciamo a dare una stretta di mano di benvenuto ai fratelli che abbiamo accanto.
Dai la mano a tuo fratello, dai la mano. É questo il primo insegnamento che vuole donarci Gesù questa sera, appena entrati nella chiesa della Santissima Trinità di Nichelino. Perchè l'amore di Dio non è una serie di  fili verticali che legano ciascuno degli uomini a Lui. L'amore di Dio è una rete a maglie orizzontali che uniscono gli uomini e legami verticali tra gli uomini e Dio. Solo in questo modo si realizza davvero l'amore di Dio.
Il nostro canto continua incessante: Gloria, gloria, io l'ho incontrato. Ecco: incontriamo Gesù nel volto dei fratelli, nella santa chiesta che ci ospita, qui incontriamo il nostro Signore. Per mezzo di Maria, io l'ho incontrato.
Vogliamo ringraziarti e benedirti, Signore, questa sera abbiamo abbracciato fratelli che da tempo non tornavano tra noi e nuove persone che si affacciano al nostro gruppo. Mettiamo nelle Tue mani il proseguimento della serata. Vieni a benedire uno per uno i tuoi figli, Signore, perchè ne abbiamo bisogno. Guida con la tua presenza la nostra preghiera.
Ti vogliamo proclamare re e signore della nostra vita e intoniamo insieme... Benedetto sei tu, Signore, tu che regni sulla Terra e nel Cielo, per sempre regnerai. Alziamo le braccia in segno di benedizione e invochiamo: Padre del Cielo noi ti amiamo.

Il nostro Signore non si fa attendere, era qui ad aspettarci. Attraverso una sorella ci dona una parola piena d'amore e di consolazione:

"Sono venuto in mezzo a voi a spezzare le vostre stanchezze, a spezzare le vostre preoccupazioni, a spezzare i vostri dolori e le vostre malattie. Consegnatemi tutto, ora, e io ciò che è maledizione lo tramuterò in benedizione, perchè voi mi siete molto cari, perchè mi amate e anche io vi amo."

Ed ecco, i nostri cuori si svuotano di tutto il peso che li opprime e, umilmente poniamo ai piedi di Cristo tutti ciò che portiamo dentro e fa soffrire.. Svuotiamo noi stessi di tutte le cose che ci carichiamo ogni giorni, perchè solo così, vuoti, possiamo accogliere la grandezza di Dio in noi.
Arriva una parola di conferma dalla lettera di San paolo agli Efesini.

Lettera di SanPaolo agli Efesini 3, 14-21
Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. A colui che in tutto ha potere di fare molto più di quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che già opera in noi, a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.

Nella seconda parte della serata abbiamo proseguito il percorso dsel seminario di Vita Nuova per i fratelli che stanno per ricevere l'Effusione dello Spirito Santo. Il team di questa catechesi è la fede. Riporto la registrazione integrale della testimonianza della nostra sorella Agnese.




Grazie Gesù, grazie Maria, madre di Cristo,  per la tua intercessione.

mercoledì 9 gennaio 2013

Terza riflessione: Gesù salva

Eccoci di nuovo qui dopo una breve pausa dovuta alle festività di Natale. Ci troviamo per continuare il nostro seminario di vita nuova che quindici dei nostri fratelli stanno intraprendendo per ricevere il 3 di febbraio la preghiera di effusione nello Spirito.

Iniziamo la preghiera comunitaria con canti di giubilo e innalziamo le nostre lodi a Dio, mettendoci dinnanzi alla Sua Signoria, lodandoLo e ringraziandoLo e poi con atteggiamento di figli ci mettiamo in ascolto per la riflessione che il fratello ci espone.

Il tema di questa sera è la salvezza. Dio ha un progetto di salvezza per ognuno di noi e noi siamo Suoi collaboratori. Dio ha voluto per mezzo di Gesù vivere tutte le condizioni dell'uomo, positive e negative incarnandosi dapprima in un bambino, poi morendo sulla croce e infine risorgendo il terzo giorno sconfiggendo la morte e il peccato.

" Dio... vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità"( 1Tm 2,4).
  
Dunque la salvezza di Dio è totale e definitiva e l'autore per eccellenza è Gesù Cristo! Egli è l'unica via di salvezza per l'uomo e non ve ne sono altre.  " In nessun altro c'è salvezza"( At 4,12).

Ciò che è importante capire è che l'uomo da solo non può salvarsi, ma ha bisogno di Gesù, il figlio unigenito di Dio che donando gratuitamente la Sua vita ha salvato il mondo intero prendendo su di Sè tutte le nostre iniquità. Egli è quindi via, verità e vita!

"Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l'unzione,
e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
per rimettere in libertà gli oppressi,
e predicare un anno di grazia del Signore".
 ( Lc 4, 18-19).

Gesù è la salvezza di Dio per l'uomo e compie quello che noi non siamo capaci di fare: vince satana, perdona e libera dal peccato, dona all'uomo la vita nuova mettendo in noi lo Spirito Santo.
La salvezza non è altro che un passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita eterna e noi questa sera per rendere di più l'idea vogliamo proprio con i nostri effusionandi vivere questo passaggio: bendiamo i loro occhi con una benda come se fossero ciechi e gli facciamo dare un nome alla cecità che stanno vivendo. Una croce sarà sull'altare ed essi andandole incontro dovranno depositare la loro benda e accogliere la salvezza di Gesù crocifisso.

E' un momento particolare che dona una forte emozione e lascia che davvero Gesù entri nella nostra vita, nel nostro quotidiano per vincere ogni nostra difficoltà e opposizione.

Grazie Signore Gesù per quello che questa sera ci hai voluto ancora una volta ricordare: Tu sei l'unico e vero Salvatore della nostra vita! Lode e gloria a Te!